Don DiLego
- VELVET ELK RECORDS - 2007
L'aver appreso che tra fine marzo e inizio aprile Donald DiLego tornerà nuovamente in Italia per il tour di supporto all'ancora per poco inedito cd MAGNIFICENT RAM A ci consente di riscoprire questo suo precedente album di alternative, folk, rock, Americana, uscito qualche tempo fa. Il cantautore proveniente dall'industrioso Massachussets è tra i musicisti più sensibili in cui ci si può imbattere nella vita. Spesso e volentieri la sua indole così pacifica e gentile emerge prepotentemente tra le pieghe delle sue melodie Sixties rivedute e opportunamente rivisitate grazie ad una sostanziale passione musicale che gli permette di sopperire ad eventuali carenze di ipertecnicismo, consentendogli di poter spaziare a 360° nella storia del Rock. La lap steel di Don Piper rende estremamente evocativa e sognante l'iniziale Dreamin' mentre a bordo di una classica Cadillac Pink del '59 o più semplicemente alla guida di un ben più ruspante pick-up ci avventuriamo lungo la Route 66. Scritte in due anni di lavoro tra Portland e New York con l'aiuto di Gregg Williams che dell'album è il principale batterista, le 16 PHOTOGRAPHS OF 1971 non sono per nulla sbiadite, ma anzi a fuoco, con l'esposizione migliore. Pulsante e ossessivo il basso della kinksiana I'm Not Like Everybody Else, rende giustizia ad una interpretazione dalle sfumature tex mex di una misconosciuta b-side di Ray Davies; Falling Into Space sta esattamente a cavallo tra gli Heartbreakers del Tom Petty più classico e i nostrani Perturbazione ed è perciò stupefacente come il buon Tommaso Cerasuolo possa così specchiarsi nel quasi coetaneo Don, quasi ci fosse un ponte tra Rivoli e il Nord America, mentre Lonely And Afraid è un'intima confessione di autostima proveniente dall'animo, un apparente riscatto dopo anni bui. I wish you well: il benaugurante ritornello della title track, suonata quasi interamente dal polistrumentista DiLego, così come accade per la brillante At The Texaco, è un mantra occidentale dai toni pastello simili a quelli presenti in Forgiveness, country blues da suonarsi preferibilmente al tramonto, quando il cielo inizia ad imbrunire, il sole pian piano scompare all'orizzonte e i Ghosts in the middle of the night are walking. Noi non ci preoccupiamo: dalla camera oscura dove stiamo sviluppando gli scatti futuri suggeriamo una sola cosa: turn on the radio 'cause there's something in the air!
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