venerdì 4 marzo 2011

26-02-2011
- DANILO SACCO & CICO FALZONE live @ Bar Abba -
Gallarate (VA)

Poco più di un centinaio di persone hanno l'occasione di assistere al piccolo evento estemporaneo che vede il cantante dei Nomadi Danilo Sacco accompagnato dal suo fido axeman nonché sodale di band Cico Falzone esibirsi nel nuovo locale del Basso Varesotto la cui partnership con RadioItalia ha già permesso di ospitare altri nomi di rilievo del panorama pop rock nazionale.

Di per sé la serata prevede, al termine della cena consumata direttamente sotto il palco, prima di tutto l'esibizione della cover band legnanese Aironi Neri, che qui gioca in casa anche per la concomitante presenza del Fanclub Nomadi Liberi Di Volare di Cassano Magnago; tuttavia il piatto forte resta ovviamente la scaletta di brani snocciolati dal dinamico duo per il quale ci si è mossi per tempo già da qualche settimana. Affidandosi solamente alle chitarre e alla propria verve artistica, la premiata ditta Sacco-Falzone si concede una serata di totale relax, tra una birra e un drink, senza particolari preoccupazioni o disagi, entrando sul palco armati di buon umore e accolti dalla curiosità dei presenti comunque già "scaldati" da qualche brano.


Si parte con la storica Il Paese, descrittivo tributo della propria terra d'origine, sentito omaggio alle proprie radici, per tutti coloro che viaggiando per il mondo, migranti di frontiera o più semplici pendolari delle grandi città, sono costretti a lasciare i propri luoghi natii, mai abbandonati nel profondo del cuore in quanto Valore unico delle proprie esistenze. Sacco dopo un paio di gag con l'amico Falzone e un rapido accenno a Una Bambolina Che Fa No No No, chiede all'uditorio un accompagnamento con le mani per la successiva Cammina Cammina, brano che si sposa perfettamente con lo spirito nomade professato dalla band di Novellara tutta, viaggiatrice per vocazione da sempre, e metafora concreta della sua essenza più pura che incanta giovani e persone mature. La dimensione estremamente informale in cui ci si trova e la vicinanza ai tavoli davvero minima consente un continuo scambio di battute tra artisti e fan come se ci si trovasse d'estate in qualche festa campestre, dove schiamazzi e grida sono all'ordine del giorno, occasioni distensive di festa e riposo.

Eppure "anche nei momenti di gioia dove noi scherziamo, spesso, comunque, un bacio ad Augusto, un bacio a Dante, un bacio a tutti i nostri amici" è il minimo che si possa fare, per sentirli sempre accanto, col pensiero e coi gesti, perché "sappiamo scherzare, ma sappiamo anche essere seri quando ci vuole": L'Eredità arriva dunque per ammonirci su come tempus fugit portandosi con sé persone care e istanti di vita, giudice imparziale della vita umana mentre, fortunatamente, il ricordo consola sempre il nostro tempo proprio adesso che tempo non ho. Applausi convinti. "Io ti lovooo!!" Con una tale premessa, avvenuta per bocca di Cico, arriva la chicca della serata: una inedita quanto esclusiva versione chitarra elettrica e voce de L'Ultima Salita, scritta cinque anni fa e mai eseguita altrove in questa veste prima di oggi. L'arpeggio iniziale è inconfondibile e i cori del pubblico sostengono il vocalist fin da queste prime note per poi salire con lui nel ritornello, nell'urlo liberatorio delle braccia alzate verso il cielo, lasciando infine spazio ad un notevole assolo di Falzone quasi fosse supportato durante un concerto dall'intera band.

Nel successivo break caciarone, tra gag e battute, vengono omaggiati pure gli Chic con un piccolo assaggio di Le Freak anche per consentire il ritorno sul palco degli Aironi Neri che si appresteranno così ad accompagnare gli illustri protagonisti della serata nella manciata conclusiva di pezzi, e a farsi immortalare da flash e videocamere per questa loro one night only da raccontare un domani ai propri nipoti. Il via viene dato da una dinamica versione de Gli Aironi Neri cantata a due voci come non capitava dagli inizi degli Anni '90 quando a dividersi le parti erano Danilo e Francesco Gualerzi, qui sostituito dal quasi omonimo Francesco Mantia, e apprezzata da tutti. Intermezzo con valzer per ribadire l'aria goliardica e informale della serata poi, dopo uno spropositato cazzeggio interrotto fortunatamente dal buon Sacco, parte Dove Si Va.


Le tonalità differenti delle due voci in questo brano stentano ad amalgamarsi perciò Danilo fa un passo indietro lasciando signorilmente spazio al suo collega. Per problemi al microfono del cantante una situazione simile si vive anche durante l'emozionante Ho Difeso Il Mio Amore, cantata perciò quasi interamente da Mantia, con un paio di ottimi assoli di Cico, altrimenti sacrificati quando si trova on stage con i suoi compagni di band. Canzone Per Un'Amica e l'immancabile Io Vagabondo ci conducono al termine della serata targata Sacco-Falzone. Il momento di foto e autografi è alle porte, quello per il prossimo concerto è a solo qualche chilometro di distanza: basta semplicemente prendere la strada per un'altra città.

Andrea Barbaglia '11
il seguente post è presente pure qui: http://www.danilosacco.com/1/news_1842475_0.html

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