A PIEDI NUBI
Sakee Sed
- Appropolipo Records - 2012
Chi si aspettava che il duo di ragazzacci bergamaschi avesse anticipato qualcosa di questo suo secondo album con il precedente ep BACCO resterà con un pugno di mosche. Sì perché A PIEDI NUBI inanella dieci episodi nuovi di zecca, inediti su disco, dal sapore certamente più rock rispetto al debut album ALLE BASI DELLA RONCOLA, ma pur sempre deviati e psichedelici nelle sfumature e nelle incursioni strumentali che li contraddistinguono. Una maturità inaspettata? No, le avvisaglie di una crescita verso territori sempre pericolosi, ma a loro modo più facilmente fruibili e assimilabili hanno caratterizzato le numerose uscite in sede live con le quali si sono ritrovati a girare per lo Stivale la scorsa estate. Proprio in quelle occasioni la prolificità di Marco Ghezzi e Gianluca Perucchini aveva trovato libero sfogo nell'esecuzione di una manciata di brani che avevano fatto drizzare le orecchie come, così la definimmo allora, la "caracollante" Sta Piovendo e Tritolo, "delicata ballata esistenziale dalle forti influenze psichedeliche", oggi giunte a completa realizzazione e giustamente inserite nella pancia dell'album, a rimpinguare il rock'n'roll carico di good vibrations presenti in Colpo Al Meterasso e le sognanti aperture della title track che apre il cd. Una maturità che è data anche da nuove responsabilità; non ultima la costituzione della loro neonata casa discografica, la Appropolipo, per la quale viene licenziato A PIEDI NUBI. Una nuova avventura che ha in qualche modo necessitato pure di un rinnovo a livello di organico. Dopo gli esordi stoner come De Seekas, la mutazione geneticamente naturale in Sakee Sed e il passaggio da sestetto a quartetto in compagnia del tORQUEMADA Alfonso Surace e di Anna Carazzai, oggi i collaboratori si chiamano Marco Carrata, Guido Leidi e Jonathan Locatelli, elementi scelti per non perdere un grammo di quanto concentrato in studio di registrazione. Molecola pare essere uno dei brani che meglio beneficerà della nuovo assetto di formazione, in bilico tra Doors e Verdena; Megattera manterrà il fascinoso Rhodes manzarekiano senza per questo rinunciare a chitarre elettriche e rarefatte derive prog di matrice Seventies. Ma il passato è stato definitivamente accantonato? No. Con Presto Parto ci si riallaccia agli esordi di Cenami Il Bucefalo e dintorni, ubriaco lento da meditazione, solo più complesso e definito di altre composizioni, mentre la pazzia aleggia tranquillamente a briglie sciolte nella strumentale L'Ultimo Ricordo Di Siel, space rock psichedelico di pura sperimentazione. C'è ancora tempo per lo stomp di Diavolo e per il singolo A.S.M.A. Los Angeles, che molto deve all'esplosiva Bacco, prima di ripigiare play e lasciarsi una volta ancora attrarre dai visionari testi che accompagnano la nuova fatica dei Sakee Sed. In attesa delle loro date live. Ovviamente. Come sempre.
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