martedì 23 ottobre 2012

PROFUMI D'EPOCA
Lenula
Pelagònia Dischi / La Fabbrica Etichetta Indipendente - 2012
 
I Lenula sono una formazione brindisina attiva dal 2007. Come nella migliore tradizione dei piani quinquennali in musica, anche il trio composto da Gabriele Paparella, Ciro Nacci e Gabriele Conserva ha saputo dosare le energie per raggiungere piccoli, ma significativi obiettivi che potessero garantire loro una crescita graduale e costante. Già autori di un demo a metà 2010 e instancabili macchine da concerto nel tacco d'Italia fin dal loro esordio, approdano finalmente al primo lavoro su lunga distanza nel corso del 2012 dopo aver vinto il bando di concorso promosso da Puglia Sound Recording. Le dinamiche oblique proprie delle canzoni a manovella dell'istrionico Vinicio Capossela, l'irruenza animalesca degli scatenati Nobraino, dei corregionali Après la Classe e le atmosfere sognanti mutuate dall'ultimo Moltheni fanno di PROFUMI D'EPOCA un lavoro capace di captare trasversalmente le antenne di più bacini di utenza, tanto quelle più legate alla forma di cantautorato classico quanto quelle di chiara matrice rock. Già Notte D'Inferno è un ottimo esempio di questa psyco-patchanka sonora, carnale e profana, che si irradia nel noir di All'Interno e nella fulminante La Dea Dell'Amore, le cui certificate atmosfere Sixties vengono ben evidenziate dalle indiavolate tastiere che la sorreggono. In un battibaleno ci ritroviamo così a fischiettare con Paparella nella successiva Corsa Al Mondo, uno di quei brani all'apparenza innocui, incentrati su un motivetto di facile presa, ma che nella loro evoluzione rivelano inattese code strumentali non lontane da un certo progressive anni '70 ben radicato nella memoria collettiva. Fondo lega il vaudeville e l'Equipe 84 più sperimentale; cinematografica è invece la robusta Promessa, ciondolante e dinoccolata insieme. Uno Stato Di Confusione generale; voluto eppure assolutamente ben gestito dal trio pugliese, che nella melliflua canzone omonima coniuga spettralità e sospensione a una poetica e sanguigna carica rock. La stessa esplosione di watt anima l'irruente Il Naufragio e accellera la carnale Modellando La Notte. Chitarre acustiche si affacciano per la prima volta sulla scena e si affiancano, mai invadenti, alle onnipresenti elettriche nell'ulteriore lezione psichedelica di Senza Tempo. Notevole ancora una volta il lavoro di Nacci al Fender Rhodes, autentica firma sonora autografa di tutto l'album. Aria e sentori di mare nella conclusiva Profumi D'Epoca, quando la risacca si spiaggia pigra e ripetitiva sulle coste delimitanti il lungomare mentre una coppia cerca (e trova) intimità tra la sabbia e gli scogli. Parole di elogio pure per la splendida e accattivante copertina scelta per catturare l'occhio e la curiosità anche dell'ascoltatore più distratto senza discostarsi dalla finalità del progetto Lenula. Perché, come la pressoché omonima pianta selvatica dai fiori gialli che cresce spontanea in quasi tutta Italia, anche la band salentina ha una missione: essere rimedio universale contro le malattie del vivere moderno. Purificatrice. Per tutti. Senza controindicazioni.
 

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