THISCONNECT
The GrOOming
- autoproduzione - 2013
Musica in divenire: liquida, dura, avviluppante, meditativa. Il progetto The GrOOming nato originariamente come duo di musica elettronica, formato nella seconda metà degli anni '00 da Giacomo Vanelli e Paolo Girelli, prevedeva la commistione fra atmosfere rarefatte tipiche del Bristol sound e armonie sviluppate attraverso tracciati sonori lineari, subito rimpolpati da accomodanti linee di basso e da un corpo multiforme tassellato da synth. Con il passare degli anni le esigenze del duo milanese avrebbero portato ad inglobare nuovi elementi sonori, nello specifico a carico di Daniele Falletta, chitarrista elettrico, responsabile tecnico e fonico resident dello storico Jungle Sound Station di Milano, e, qualche tempo dopo, di Emanuele Alosi, batterista senza troppi fronzoli capace di potenziare la ritmica dei nuovi The GrOOming succedendo a Diego Bartole. Fin dal positivo esordio di DIGITAL SEEDS il quartetto venutosi così a formare si sarebbe presto lasciato contaminare da nuove sonorità (più stratificate) e da tutte quelle arti visive tradottesi concretamente in set di videoperformance e installazioni portate sul palco durante le loro numerose apparizioni dal vivo senza mai perdere di vista la ragione sociale originaria. A caratterizzare ulteriormente la proposta musicale ci avrebbero pensato le voci; non una sola, unica e riconoscibile, ma differenti, scelte con perizia e cura nel novero di musicisti, autori, produttori, filmaker e artisti a 360°, capaci di far germinare attraverso il proprio talento i semi piantati dalla band. Con THISCONNECT la storia si ripete. La voce, affidata di brano in brano a differenti soggetti, evolve di esibizione in esibizione, viaggiando dalle parti del mansoniano HOLY WOOD, con l'incubo depressivo di Wishy Washy che rilancia in bello stile il mai dimenticato Paolo Martella, da sempre amante di elettronica e Nine Inch Nails, e oltrepassando la Grey Zone, pura esperienza Depeche Mode con Ezio Castellano de La Banda del Pozzo nei panni di Dave Gahan ad occuparsi di liriche vellutate e oscure. Al rocker Jack Jaselli spetta cimentarsi con l'ansiolitica Totally Integrated mentre la celeberrima Karmacoma riecheggia luciferina nel compassato incedere oscuro di Once. Castellano mette a segno la sua tripletta vocale con l'altrettanto destrutturata melodia di The Playground, ondivaga nel crescendo trip-hop sottolineato da un pianoforte algido. Al pari dei loro più famosi colleghi di Bristol i The GrOOming scelgono con cura e abilità le proprie figure femminili. Alessandra Cortini direttamente da Il Genio è la loro Elizabeth Fraser italiana, ma se Teardrop affascinava per la sua infinita malinconia e risoluta rassegnazione tutta terrestre, Training Days chiude le porte del proprio abitato spalancando una finestra sul buio del cosmo. Celestiale come le sue interpreti Another? riunisce invece allo stesso microfono la voce acquatica della sirena Denise Misseri e quella rock di Ketty Passa, frontwoman dei Toxic Tuna nonché dj e speaker per Radio Popolare e Rock'n'Roll Radio. Chiara Canzian contribuisce con la sua scrittura pop agli sprazzi di immediatezza che illuminano The Candle e rimandano alla ormai affermata Elisa. Si cambia registro con la sognante Spring Snow e la frenetica Man With 1000 Faces, entrambi terreno di conquista per la camaleontica voce di Gianluca "TheHuge" Plomitallo; ultimo ma non ultimo l'amico Meme Galbusera fa sue l'opener Dirty Keys e la lancinante Brain Machine. Una volta ancora dunque tecnologia e sentimento convergono tra loro mentre l'uomo pensa, progetta e dispone. Il rumore potrebbe essere assordante, ma c'è quell'accordo di fondo che tutto risolve. Alle macchine è semplicemente consigliato adeguarsi mentre le progressioni infinite della mente si aprono a quelle radicate nel profondo del cuore.
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