LE STANZE - EP
Distinto
- autoprodotto - 2014
Quattro tracce per indicare la via che conduce ad un maturo eppure sbarazzino cantautorato realizzato con una naturalezza che conquista fin dal primo ascolto, senza alcun timore reverenziale verso i big della canzone. Così si presentano i Distinto, originariamente duo di cantastorie dei giorni nostri allargatosi in occasione della registrazione de LE STANZE a trio grazie all'ingresso in organico di Paolo Perego alla batteria. Dopo aver appurato la bontà del loro operato non è ben chiaro perché Daniela D'Angelo e Daniele Ferrazzi si siano limitati a rilasciare soltanto un ep di quattro brani anziché dare un seguito più corposo al disco d'esordio IN GENERE; certo, le logiche della promozione avranno consigliato in tal senso e così facendo si sarà stuzzicata la curiosità dell'ascoltatore, ma è pur vero che l'appetito vien mangiando e quando le portate sono delicate e saporite insieme se ne vorrebbe ancora un po'. Subito. Melodie ariose, contrappunti chitarristici, una buona predisposizione alla narrativa: tutti elementi chiave per realizzare un abbozzo di sognante intimità e di ridefinizione della propria essenza in cui il percorso spesso faticoso della vita di ognuno entra di diritto nel novero degli insegnamenti che diventeranno universali, capaci cioè di integrare ciò che è noto con quanto è sconosciuto e lontano. Un'esperienza che riguarda ciascuno di noi e che i Distinto, attraverso una naturale predisposizione al confronto con l'altro, hanno saputo fissare nelle loro canzoni, declinando una sostanziale "universalità" del singolo nelle reciprocità che emergono e trovano così massima espressione proprio nei momenti di incontro e condivisione con il prossimo, unendo una sorta di esperienza formativa al divertimento e al coinvolgimento che la musica offre. A voler cercare nuove e ulteriori indicazioni nella rivelatoria immagine di copertina dell'ep potremmo tranquillamente pensare a queste quattro canzoni come alle fondamenta di una casa in costruzione, progettata tenendo conto delle proprie singole esigenze, ma anche di una più ampia e sinergica funzionalità univoca; ognuno ha il proprio spazio vitale, ma a sua volta questo è in aperta correlazione al suo altro speculare da cui dipende e a cui è indissolubilmente legato con tutti i benefici che ciò comporta. Ecco perciò come il monito a reagire e a non fermarsi di Camminare non solo non stona affatto dinanzi all'aperta critica votata all'ironia nei confronti di un "gettonatissimo" casco d'oro protagonista suo malgrado in Santa Caterina, ma addirittura ne rilancia con verve i punti salienti; così come il necessario fluire del tempo e della vita di Settembre si intona con il dialogo interiore brillantemente affrontato nella malinconica Meglio senza mai perdere di intensità, risultando idealmente vicina a chiunque sembra reggere a fatica l'offerta della vita. Daniela e Daniele hanno ora in mano i mattoni successivi per il completamento dei piani superiori e tutte quelle decorazioni essenziali affinché la costruzione proceda secondo tempi e ritmi prestabiliti, ma soprattutto affinché risulti funzionale e dignitosamente vivibile; in accordo con le unità abitative che li circondano e alla propria idea di collettività. In altre parole è la città che cresce. E loro con lei.
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