mercoledì 29 settembre 2010

LA RUOTA
Enrico Ruggeri
- UNIVERSAL - 2010


"Ognuno di noi è un centro di ruota e il mondo gira lento intorno a noi". A un solo anno dall'imponente operazione discografica di ALL IN, ben 3 cd composti da duetti, cover e una colonna sonora per film, gli introduttivi 45" de La Ruota sono solo il preambolo di un riuscito concept album sulle dinamiche del tempo che vede in apertura una quaterna di brani decisamente ben riusciti: il primo è la conosciutissima La Notte Delle Fate che nonostante l'incomprensibile eliminazione al Festival di Sanremo possiede tutte le caratteristiche per diventare un nuovo classico nel repertorio live del cantautore milanese. Vivi, scelta come secondo singolo a furor di fanclub, procede nell'indagine conoscitiva del tempo che scorre mentre l'accoppiata Ruggeri-Mirò è artefice della splendida L'Attore, un crescente rock acceso dalle trame tastieristiche di Giovanni Boscariol e già scelto come opener per le date teatrali della passata primavera. Cosa resta dopo la morte di un soldato? Soltanto Il Mio Onore, canzone estremamente impegnata con un nuovo importante stacco di Boscariol. Con La Ragazza Del Treno si torna a climi più sereni e spensierati mentre accompagniamo la protagonista del viaggio dal suo amato compagno. Altro trittico di valore dopo l'energica, ma poco dinamica Io Conosco Il Rock'N'Roll: Padre E Figli, sentita meditazione sul mutare dei ruoli impreziosita dagli archi dell'EdoDea Ensamble, La Mia Religione, con l'ottimo Schiavone in evidenza, e L'Ordine Naturale, scarica di adrenalina e ritmo dalla prima all'ultima nota mentre Ruggeri ci canta di quanto l'incognita della vita vada di pari passo con il destino e le sue imperscrutabili leggi. Tutto su ottimi livelli, ma lo zenit dell'album è individuabile nell'ultimo brano, quella Vorrei che con solo pianoforte e archi affronta con infinita classe e misura una tematica difficile, ma inevitabile come è l'esperienza della morte. Poi "un taglio di luce annuncia un'altra estate"..

in loving memory of my piccolo amico Birbo.
Grazie di tutto.
Hai svolto il tuo difficile compito nel miglior modo possibile.
We miss you so much.

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