lunedì 22 novembre 2010

BKO
Dirtmusic
- Glitterhouse Records - 2010

BKO è comunemente l'abbreviazione internazionale indicante il Bamako-Sénou International Airport ubicato nella capitale del Mali. Da qualche tempo è divenuto il titolo del secondo album di un duo di musicisti provenienti dagli Stati Uniti, il leader dei The Walkabouts Chris Eckman e l'ottimo musicista Christopher Brokaw, realizzato in collaborazione con l'australiano, ma in realtà cittadino del mondo, Hugo Race e registrato proprio a Bamako. L'entrata in contatto dei Dirtmusic, questo il nome del sodalizio, con una giovane blues-rock band di Tuareg chiamata Tamikrest ha permesso la nascita di una nuova esperienza musicale basata su un sentire comune proprio di realtà, a tutta prima, lontane e agli antipodi. Sorprendente è infatti la resa sonora di questo lavoro in studio, secondo per i soli Dirtmusic, a partire da un classico metropolitano di fine anni '60 come la velvetiana All Tomorrow's Parties, qui attualissima nella sua veste orientale tessuta dall'allargato ensemble di med-rock. Inglese, francese e tamashek, lingua dei musicisti berberi, si fondono in un unico linguaggio universale e vivo, comprensibilissimo per chiunque, grazie all'ottimo lavoro di songwriting che vede i propri picchi in brani quali la sinuosa Black Gravity, perfetta sintesi di sinergia tra Dirtmusic e Tamikrest, la tribale e ritmatissima Unknowable e nello strumentale Niger Sundown. La sognante e percussiva Collisions, pur essendo un brano tutto suonato dal trio Eckman-Brokaw-Race, assume toni onirici grazie all'intervento di Aghaly Ag Mohamadine allo djambé mentre l'altrettanto riuscitissima Desert Wind vede l'accompagnamento vocale di una sorprendente ed evocativa Fadimata Walett Oumar, ottima amalgama per la voce di uno Hugo Race in stato di grazia.
Preziosissimo e complementare è infine il meraviglioso dvd allegato nel packaging che, oltre a condurci tra tende, sabbia, dune, dromedari e studi di registrazione per raccontarci genesi e sviluppo dell'album, ci regala altre quattro gemme grezze (If We Run.., Ain't No Grave, Bogolon Blue e la cover di Reverend Gary Davis The Angel's Message To Me già precedentemente affrontata da Brokaw in duo con Geoff Farina)direttamente dal deserto per quello che è uno spaccato di vita reale, senza alcun tipo di mediazione o filtro promozionale. Lasciatevi stupire, cari Imidiwan.

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