Francesco-C
- Mescal - 2005
Meno elettronica e più punk nel nuovo capitolo dell'avventura discografica di Francesco Cieri da Aosta. A ben quattro anni dal precedente lavoro per la Mescal di Valerio Soave, fucina di musicisti e band che hanno contraddistinto il panorama rock italiano a cavallo tra gli anni '90 e il nuovo millennio, l'arlekkino della Vallée torna con un dirompente sequel che pur non ricalcando nelle forme il suo predecessore ne rinnova la vitalità e la sostanza. In questo posto adesso è infatti Tutto Nuovo grida orgoglioso nella potente opener dall'impatto hard rock filtrato dalle adeguate manipolazioni sonore ad opera di Madaski e dal N.A.M.B. Davide Tomat, entrambi qui presenti in cabina di regia e, a volte, pure sul palco durante i live (come non ricordare l'ottima performance a Sala Biellese nell'estate 2005 durante il Libera Festival?). Esterno è ha tutta la carica punk del '77, ma più ragionata; Solo Romy è punk n' fun fuori controllo, venato da striature dark, come del resto la vita della protagonista. Riflessioni amare, "in your face" e fuori dal mondo nella successiva Fuori Città, episodio intrigante, dalle tastiere lunari che regalano sensazioni campestri nonostante la ruvidezza degli strumenti elettrici. Un umore ancora più ombroso è presente nella splendida Tornando Da Un Sogno, un must che potrebbe tranquillamente reggersi su chitarra e voce, sintomo evidente della facilità di scrittura testuale e musicale di Francesco, capace poi in un secondo tempo di rivestire le sue idee base con sonorità forse non all'avanguardia, ma certamente al passo coi tempi senza perdere, cosa essenziale, in efficacia e comunicazione. Un approccio ancora più diretto, malato e personale nell'intensa Maledentro, autolesionistico misto di rabbia e resa di fronte alla consapevolezza dei propri limiti personali e di quelli imposti dalla società. Violenta critica al mondo giornalistico-televisivo nella skeggia impazzita di In-Successo (Nel Successo), attacco senza filtri o censura rivolto a prezzolati articolisti, condotto a suon di sfrontatissime chitarre, condensato in soli centocinque secondi: record! Eppure "sarò il migliore" pur essendo un perdente, anzi il Perdente Nr.1: ne La Lista Della Spesa difatti troviamo tutti gli ingredienti per emergere, nel privato e nel pubblico sparandoci in cuore una dose di Amore, unico metadone puro e naturale in grado di garantirci adrenalina come si respira in questo esaltante pezzo dai sapori glam metal. In Sopportarsi emerge prepotentemente l'attitudine industrial à la Marilyn Manson che qualcuno aveva già ravvisato un pò a sproposito nei coretti femminili dell'apprezzato singolo Ulteriormente: qua però siamo dalle parti di HOLY WOOD e non di mOBSCENE, dunque nell'oscurità della Valle della Morte e non durante i frizzi e i lazzi della Belle Époque del Grotesque. Una volta ancora mai standard.
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