UNLEASHED
Terzo album per la band meneghina capitanata dalla carismatica Masha Bonetti e dal braccio destro Elio "Alien" Fabro. Dopo il gustoso aperitivo offerto con l'ep UNDERDOG in cui, su sonorità crossover contaminate da spruzzate di alternative e nu-metal, una maggiore aggressività vocale rispetto al passato la faceva da padrone, ecco ricomparire in ordine sparso le già note Starseed, sempre toccante e con un crescendo davvero adrenalinico sottolineato dalla grande prova di Andrea Ge alla batteria, I Guess You Know, qui aggiornata in duetto con l'amico Micha degli In Extremo, e l'imprescindibile Underdog, contagiosa bomba al fulmicotone supportata da una rabbiosa trama chitarristica sorprendentemente catchy. Il singolo scelto per promuovere l'album in Italia così come in Europa, perché anche all'estero i quattro milanesi di richieste ne hanno tante e pure importanti, è un altro brano estremamente tirato, ma pur sempre aperto ad un'eventuale avventura radiofonica, quasi a voler sottolineare la facilità di scrittura e resa musicale di Masha e compagni: Stop Playing God non sposta di molto le coordinate fin qui viste ed ascoltate, ma garantisce se non altro un'ulteriore solida hit da pogo così come avviene per l'opener Coincidence. Il basso di Random è protagonista nella poderosa Day In Hell, rabbiosa denuncia di malessere esistenziale, e in Shout Louder, "duetto" dalle accellerate improvvise con la mascotte Shaky. Atmosfere più quiete, ma mai rilassate, in Mr.Man e in Without You che con le sue contaminazioni elettroniche rivela una sfumatura inedita degli Exilia pur restando coerente con il resto della tracklist. La produzione affidata a Jörg Umbreit e Vincent Sorg, alias i Resetti Brothers, non si limita ad offrire solamente un prodotto omogeneo adatto a tutti coloro che masticano musica robusta, ma regala altri spunti come l'arabeggiante The World Is Falling Down, una delle perle dell'album, oppure le atmosfere meccaniche e claustrofobiche di Rise When You Fall. La strana Heaven's Gate ha un testo decisamente importante così le rullate di Ge decidono di non coprirlo mettendosi ancora una volta al servizio della resa sonora d'insieme; il finale tuttavia è affidato ad un altro episodio conosciuto, essendo stato mandato a memoria l'anno prima con il già menzionato UNDERDOG, e di forte impatto: When I'm Wrong è così la degna chiusura per un lavoro che piace considerare alla stregua di un nuovo esordio, quello definitivo però, in grado finalmente di far capire anche all'ascoltatore più distratto di che pasta sono fatti i nostri connazionali. Di passi in avanti ne sono stati fatti, andiamone fieri. Ready or not? Ready or nooot!? Ready or nooooot!?!? ...Jump!
Exilia
- Gun / Supersonic Records - 2004
Terzo album per la band meneghina capitanata dalla carismatica Masha Bonetti e dal braccio destro Elio "Alien" Fabro. Dopo il gustoso aperitivo offerto con l'ep UNDERDOG in cui, su sonorità crossover contaminate da spruzzate di alternative e nu-metal, una maggiore aggressività vocale rispetto al passato la faceva da padrone, ecco ricomparire in ordine sparso le già note Starseed, sempre toccante e con un crescendo davvero adrenalinico sottolineato dalla grande prova di Andrea Ge alla batteria, I Guess You Know, qui aggiornata in duetto con l'amico Micha degli In Extremo, e l'imprescindibile Underdog, contagiosa bomba al fulmicotone supportata da una rabbiosa trama chitarristica sorprendentemente catchy. Il singolo scelto per promuovere l'album in Italia così come in Europa, perché anche all'estero i quattro milanesi di richieste ne hanno tante e pure importanti, è un altro brano estremamente tirato, ma pur sempre aperto ad un'eventuale avventura radiofonica, quasi a voler sottolineare la facilità di scrittura e resa musicale di Masha e compagni: Stop Playing God non sposta di molto le coordinate fin qui viste ed ascoltate, ma garantisce se non altro un'ulteriore solida hit da pogo così come avviene per l'opener Coincidence. Il basso di Random è protagonista nella poderosa Day In Hell, rabbiosa denuncia di malessere esistenziale, e in Shout Louder, "duetto" dalle accellerate improvvise con la mascotte Shaky. Atmosfere più quiete, ma mai rilassate, in Mr.Man e in Without You che con le sue contaminazioni elettroniche rivela una sfumatura inedita degli Exilia pur restando coerente con il resto della tracklist. La produzione affidata a Jörg Umbreit e Vincent Sorg, alias i Resetti Brothers, non si limita ad offrire solamente un prodotto omogeneo adatto a tutti coloro che masticano musica robusta, ma regala altri spunti come l'arabeggiante The World Is Falling Down, una delle perle dell'album, oppure le atmosfere meccaniche e claustrofobiche di Rise When You Fall. La strana Heaven's Gate ha un testo decisamente importante così le rullate di Ge decidono di non coprirlo mettendosi ancora una volta al servizio della resa sonora d'insieme; il finale tuttavia è affidato ad un altro episodio conosciuto, essendo stato mandato a memoria l'anno prima con il già menzionato UNDERDOG, e di forte impatto: When I'm Wrong è così la degna chiusura per un lavoro che piace considerare alla stregua di un nuovo esordio, quello definitivo però, in grado finalmente di far capire anche all'ascoltatore più distratto di che pasta sono fatti i nostri connazionali. Di passi in avanti ne sono stati fatti, andiamone fieri. Ready or not? Ready or nooot!? Ready or nooooot!?!? ...Jump!
Nessun commento:
Posta un commento