venerdì 23 dicembre 2011

IL NOSTRO AMORE SA DI TABACCO
Il Re Tarantola ed Emma Filtrino
- Kandinsky Records - 2011

Da dove cominciare con questo IL NOSTRO AMORE SA DI TABACCO? Dalla storia della band, anzi meglio, di questo duo bresciano? Dalla musica presente su questo loro secondo lavoro? Dall'immagine di copertina? Dall'improbabile nome che si sono scelti Manuel Bonzi ed Emma Ducoli per esibirsi dal vivo? Sinceramente, tutto è talmente ridotto all'osso che risulta di conseguenza essenziale e decisivo per tracciare un quadro, se non completo, quantomeno indicativo di quanto si palesa con misurata irruenza e, almeno a tutta prima, fastidio alle nostre orecchie. Qualcuno ha parlato per loro di musica sgangherata. Anzi, lo stesso Bonzi intitolò così il suo debut album quando ancora la Ducoli si occupava solo del merchandising e nulla lasciava presagire che si sarebbe seduta dietro alla batteria di lì a poco per "completare" l'organico. Da queste parti si respira precarietà, quella stessa su cui il primo Bugo costruì la sua fortuna e di cui si odono, con altrettanta sincerità, fortissimi echi nei lavori di Vittorio Cane. L'attacco scarno di Tette Finte è sfacciatamente rock'n'roll e gli accordi minimali che si susseguono nei restanti nove brani, per un totale di ventisette minuti scarsi, poco si discostano dall'opener. Non sappiamo se Non Mi Piace Molto La Musica è l'espressione che i due fidanzatini low fi si son sentiti ripetere più volte nella loro fin qui breve carriera; ma se per quanto riguarda la costruzione sonora poche sono le sorprese, non così è per la parte testuale. Ciarlatano ed irritante ad un ascolto superficiale, Re Manuel racconta apatici e incattiviti quadretti di quotidiana solitudine, affondando spietatamente nelle pieghe più nichiliste della realtà con un taglio cantautorale che molto deve a Vasco Brondi. Basti pensare alla coinvolgente e programmatica I Love You Maddalena il cui crescendo narrativo è terreno fertile per rispolverare accanto al ritratto tragico di Van Gogh la memoria del Pallone d'Oro Jean Pierre Papin e delle sue quasi proverbiali rovesciate. Dopo la sciccosa colazione da Tiffany, destinata ancora a molti, ma sempre meno alla portata di tutti, ecco una apatica e frettolosa Merendina Da Emma Filtrino, reazionaria ballata post rock sull'amore ai tempi della disoccupazione. Perle Ai Porci e Il Nostro Amore Sa Di Tabacco sono un ulteriore manifesto poetico del duo, eppure sempre, e volutamente, con la "p" minuscola, ci tengono a precisare. In questo quadro di totale e malsana autosufficienza a tratti compiacente osano a sorpresa un video per la denuncia antimodaiola di Scarpe Croate. Gli alter ego padani dei Piet Mondrian? No. La tensione naturale verso il genere aulico propria della creatura di Michele Baldini non abita a Casa Filtrino; del resto ce l'hanno detto in coro qualche brano fa: siamo lontani dalla perfezione, ma al tempo stesso cerchiamo di stare allegri. Un assaggio di Zen Circus nella mesta Fiesta poi ancora una franca denuncia sociale in Riciclo Canzoni Che Suonavo 10 Anni Fa Con Altri Gruppi Per Finire L'Album mentre l'abusato slogan del no future marchia a caratteri cubitali la conclusiva 27 Anni, sarcastico omaggio al club dei 27 e preghiera irriverente. Chi sono dunque Tarantola e Filtrino? Musicisti o provocatori? Disadattati o figli di papà? Di sicuro oggi i più anarchici d'Italia.

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