L'ILLUSIONE
Max Zanotti
- Carosello - 2011
Eccolo il tanto atteso debutto solista di Max Zanotti! Noi che abbiamo amato alla follia i Deasonika, autori dopo il discreto esordio de L'UOMO DEL SECOLO, di due ottimi album come PICCOLI DETTAGLI AL BUIO e TREDICIPOSE, e protagonisti s-e-m-p-r-e di potentissimi live set qualunque fosse il palco calcato, ritroviamo l'artista comasco alle prese con un lavoro ben poco celebrativo del passato che fu (e che magari, incrociando le dita, di nuovo un domani sarà), ma davvero personale e, quel che più conta, ancora una volta emozionante. Già qualche news ufficiosa filtrata nei mesi passati dava le ipotetiche coordinate entro cui ci si sarebbe mossi in concreto con questo L'ILLUSIONE, allora ancora inedito. Proprio la title track e la meravigliosa Soldati, dall'incedere lento, ma inesorabile, sintetizzano al meglio i propositi di Zanotti e dell'ensamble di musicisti con cui condividere la gioia di questo nuovo parto musicale: innanzitutto le chitarre stratificate su cui poggiavano molti brani dei Deasonika qui sono volutamente poste in secondo piano, spesso addirittura assenti, con soluzioni orchestrali e programmazioni pronte piuttosto a farne le veci. In seconda battuta, la riconoscibilissima voce di Max, come sempre due spanne sopra tutti, ci conduce una volta ancora in un universo altro, in una realtà da sogno, lontana dalle miserie umane eppure mai come oggi concreta perché concepita partendo dalla propria interiorità. Stagliandosi alta tra sospensioni trip hop e novità classiche l'ossatura, l'impalcatura dei dodici brani dal sapore post-metropolitano diventa una sfida titanica, nell'accezione romantica del termine, al piattume di un certo alternative alternativo a nulla, mentre regge perfettamente l'urto del mainstream più innovativo. Decisive in questo senso paiono due figure di musicisti a tutto tondo. La prima è senza dubbio quella di Gionata Bettini, già presenza discreta nell'ultima incarnazione della dea sonica e qui autore di quasi tutte le musiche su cui innesta, con gusto ora retrò ora futuristico, synth e programmazioni. La seconda ha il nome di Livio Magnini, storico chitarrista dei Bluvertigo, che pare aver trovato nuova linfa vitale nel progetto Death Crew 77 facente capo a "Mr.Bloody Beetroots" Bob Rifo, e produttore artistico de L'ILLUSIONE. Ascoltare OK tra scatti jungle e l'ambient etereo degli archi diretti dal maestro Dettori oppure assaporare la leggerezza della new pop wave di Nevica sono momenti preziosi da condividere e diffondere. C'è la riflessione della intensa Cosa Rimane e l'ampio respiro pop de Il Sole, scritta a quattro mani con l'amico Luca Chiaravalli; i Depeche Mode, passione mai sopita e comune a tutti i musicisti coinvolti, vengono omaggiati in Mi Pulirò, personale rilettura di Judas in cui oltre a sentirsi fortemente la mano di Bettini fanno capolino il sax di Andy e il piano di Floriano Bocchino. La cantautorale My Beautiful Girl attinge a piene mai proprio dall'esperienza solitaria con l'attuale tastierista dei Pineda. E il rock dei Deasonika? Certo, dieci anni di vita non si scordano facilmente né si vogliono dimenticare; ecco perciò il singolo Ricordati Di Me e la spontanea disamina sulle recenti vicissitudini di Ho Un Pò Di Cose Nuove a tracciare un ponte con il passato più prossimo. In chiusura spazio pure per una bonus track, l'ambient pianistico de Il Ballo Della Libellula in collaborazione con l'affascinante Gioia Montanari, attrice teatrale prestata alla musica e voce recitante su bit e programmazioni sintetiche. Molteplici sfacettature in questo lavoro dunque, con Zanotti che osa e rimette in gioco... Zanotti!?! Nulla da perdere e un coraggio da Artista vero. L'unica colpa è non essere prevedibile. Attendiamo i live; ne sentiremo delle belle.
un link al seguente post è presente qui: http://it-it.facebook.com/maxzanotti?sk=wall
Nessun commento:
Posta un commento