2Pigeons
- La Fabbrica Etichetta Indipendente - 2012
Chi di Chiara Castello ricorda i trascorsi trasversali da performer in solitaria oppure col Museo Kabikoff, non sarà rimasto affatto sorpreso dal cambio di rotta sonoro perseguito dall'interessante voce italo-americana nei giorni successivi l'abbandono della formazione di Alberto Turra. La registrazione e il tour in supporto all'ottimo BRILLIANT CAGNARA, un crossover davvero degno di nota nonostante lo stravolgimento di organico avvenuto in seno alla band e allora cambiato di ¾ rispetto all'esordio, dovevano considerarsi semplicemente tappe di un percorso di più ampio respiro, semi di diversa natura che avrebbero visto la loro germinazione completa solo qualche anno dopo. Il terreno fertile su cui spargerli avrebbe avuto così il calore dell'elettronica umana sviluppata da Kole Laca, musicista di origine albanese dal respiro internazionale, che insieme alla Castello è andato definendo col passare del tempo un connubio artistico e personale di forte appartenenza sociale. Già in LAND, esordio discografico del duo realizzato con la supervisione di Giulio Favero, erano chiare le nuove dinamiche: a fondersi con l'acrobatica voce di Chiara ecco non più chitarre e sezioni ritmiche rock, ma live effects e rhodes, piano e synth programming, sperimentazioni tese ad unire trip hop e avant-garde, chill out e postminimalismo dal taglio punk, efficace miscela atta ad oliare questi inusuali ingranaggi realizzati senza ricorrere all'ausilio di computer. Con questo RETRONICA, continuando a mantenere orgogliosamente fermi gli intenti di due anni prima (Ikarus), il passo in avanti si rivela evidente fin dalle note della sbilenca Completely Lost (un demo dei Nine Inch Nails con Tori Amos e Sinead O'Connor alla voce?), prima avvisaglia di un generale irrobustimento dei suoni, una volta ancora elettronici, come sempre contaminati. Diversi gli ambiti musicali toccati, spesso nello stesso brano: Hard Working Space è dance spinta e classica insieme, Satellite è Bjork a passeggio in una giornata di sole tratteggiata dagli Art Of Noise, Teknowest l'incontro a teatro con Giovanni Gulino dei Marta Sui Tubi in attesa di assistere a L'Opera Da Tre Soldi. C'è una consapevolezza maggiore e una volontà di osare rivolgendosi maggiormente all'esterno che la dice lunga sull'attenzione che i 2Pigeons hanno catalizzato su di sé senza troppi clamori. Le partecipazioni attive di Enrico Gabrielli, da sempre maestro di trasversalità, in Seven Steps, quella di Roy Paci, altro esperto musicante in bilico tra mainstream e ricerca sonora, in Ghost Dog e l'intervento narrativo di Pierpaolo Capovilla nella metallica Turtulleshe, canto tradizionale del popolo albanese drammatico eppure non privo di speranza, lo testimoniano: il viaggio intrapreso da Kia e Kole si completa e arrichisce nell'incontro con l'altro, nella partecipazione sincera e sentita (ecco spiegati i cameo del già citato Turra e dell'altro ex Museo Kabikoff William Nicastro) che solo l'esperienza è in grado di garantire all'essere umano, fino a quel Nervous Countdown conclusivo in cui lo straniamento, altrove maggiormente evidente, viene risolto in uno slancio verso un qualcosa di superiore, teso verso l'alto, affascinante e ancora misterioso.
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