Piango il mio paese
così maltrattato e disonorato da barbari e gentaglia di malaffare
Piango l'imbarbarimento in cui siamo caduti
e l'immobilismo che ci ha falciato le gambe mettendoci in ginocchio
Piango l'omertà che viviamo quotidianamente per il quieto vivere
e che quieto vivere non è.
andrea barbaglia '12
Nessun commento:
Posta un commento