mercoledì 5 settembre 2012

IRRINTZI

IRRINTZI
Xabier Iriondo
- Wallace Records/Phonometak/Santeria/Long Song Records/Brigadisco/Paintvox - 2012

Guernica. La piccola cittadina basca di Guernica non ha bisogno di presentazioni. Basta il suo nome per evocare scene di morte e distruzione. Vittima innocente della follia nazista, fu teatro e bersaglio inerme del primo bombardamento aereo della storia militare. Non un esperimento, come la storiografia ci ha tramandato, ma un abominio vero e proprio. Vile e meschino. Tra corpi dilaniati, urla di disperazione e pianti muti, ciò che compare in tutta la sua crudeltà agli occhi dello spettatore di quel pomeriggio di aprile, A.D. 1937, è inesprimibile e toglie il fiato. È l'orrore puro, quello che la tela di Picasso ha in qualche modo saputo eternare in forme universalmente intelleggibili. Noi da Guernica vogliamo prendere le mosse per analizzare il primo lavoro solista di Xabier Iriondo. E per farlo chiediamo soccorso ad un ragazzino di quindici anni appena, giunto ventiquattro ore dopo il bombardamento e ora in prima linea per soccorrere i feriti ed estrarre dai palazzi crollati i cadaveri dei civili. Si tratta di Karmel Iriondo Etxaburu. È il padre di Xabier; il quale, nella spoken word Gernika Eta Bermeo, accompagna la voce narrante del suo progenitore con il Mahai Metak facendoci ripiombare all'istante in piena guerra civile spagnola, tra sgomento, rabbia e attonita costernazione proprie di quelle ore. Non un racconto inventato dunque, ma l'esperienza diretta, vissuta sulla propria pelle e mai più dimenticata. Una testimonianza unica e impressionante. Questo è IRRINTZI. Uno spaccato del vissuto, se non addirittura il vissuto stesso che ha fatto di Xabier Iriondo quel che è, per come lo conosciamo. Da prima del suo concepimento, al presente. Ci sono le sue origini basche, le sue passioni, la sua militanza, il suo impegno morale e civile. E la ricerca, tanto sonora quanto emozionale (le atmosfere realizzate per Elektraren Aurreskua in compagnia di Gaizka Sarrasola e della figlia Viola sono da brividi). Con lui una compatta schiera di ospiti, amici di una vita. Basti pensare al crescendo de Il Cielo Sfondato nobilitato dal sax sperimentatore di Gianni Mimmo e dal'irraggiungibile chitarra internazionalista di Paolo Tofani, anima rock degli Area, monaco, ricercatore e molto altro ancora. O i claustrofobici ritmi di The Hammer, inattesa cover dei Motörhead che, da furiosa macchina da guerra come fu intesa da Lemmy Kilmister, ora grazie agli interventi degli OvO rasenta l'industrial metal e l'electro-hardcore, fusione cupa e ossessiva tra Ministry e Atari Teenage Riot. Paolo Saporiti è la voce satura richiesta per tributare l'omaggio a Springsteen con una Reason To Believe dal ritmo ripetitivo e martellante. Strepitosa poi la sintesi sonora operata in collaborazione dei sodali Roberto Bertacchini e Cristiano Calcagnile per Preferirei Piuttosto Gente Per Bene Gente Per Male. Se il brano di Mogol-Battisti, comunque sfrontatamente rivisitato, di per sé ha bisogno di poche presentazioni, è il pioneristico estratto da RAPSODIA MECCANICA (1977) di Francesco Currà (fresatore dell'Ansaldo) a rappresentare il nucleo fondante del medley; una sorprendente (ri)scoperta, concettualmente potentissima. E mentre la title track sviluppa un'onda sonora stridente capace di lacerare e riempire il vuoto tra un suono e l'altro, è la voce dello stesso Iriondo a recitare la folk song Itziar En Semea, inno antifranchista tratto da uno scritto di Telesforo Monzón, in cui solo la melodia originale del testo è mantenuta mentre trame ritmico-rumorose a bassa fedeltà ne definiscono la nuova essenza. In chiusura arriva l'abrasivo omaggio a John Lennon, con una Cold Turkey affidata alla voce satura di Manuel Agnelli, crudo singolo promozionale dal finale sferzante che dietro a basso e batteria vede coinvolta la sezione ritmica degli Afterhours. Giusto sottolineare il supporto dell'opera: un vero e proprio manufatto artistico formato da due vinili in tiratura limitata, ciascuno dei quali ha un lato inciso con la musica ed un altro destinato ad una stampa serigrafica opera della compagna Valentina Chiappini. Una vita votata all'arte quella di Iriondo, e un monito a non esentarsi da un impegno diretto nella vita civile e politica. Proprio come una tela di Picasso.
 

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