NOIANESS
Giorgieness
- autoproduzione - 2013
Arriva da Morbegno, alle porte della Valtellina, il trio dei Giorgieness formato nel giugno del 2011 dall'agguerrita Giorgia D'Eraclea, voce e chitarra con un iniziale approccio ai palchi da cantautrice ribelle, e dal batterista Andrea De Poi, compagno di palco nonché di vita, che trovano nel bassista Samuele Franceschini il partner ideale per rifugiarsi in sala di incisione un anno e mezzo dopo e fissare su nastro i primi quattro brani ufficiali andati a completare il qui presente ep di esordio. Con grinta e sfrontata passione per tutto ciò che circonda le nostre vite, le canzoni dei Giorgieness sono piccoli racconti di intensa quotidianità vissuta sulla propria pelle minuto per minuto, registrate in presa diretta con gusto per la melodia e sincera adesione al collage rock dalle venature punk di Lemonheads ed affini. Mentre Sai Parlare ci riporta indietro di qualche anno all'esordio della splendida Cristina Donà di TREGUA, la luminosa Lampadari conserva tutta l'urgenza istantanea e senza tempo della gioventù che, consapevole del proprio passato prossimo, guarda al futuro, urlando un disagio esistenziale personalissimo eppure sempre più diffuso; lo stesso urlo neppure troppo sommesso di un Vasco Brondi al femminile o di un Giorgio Canali appassionato come non mai in compagnia di NOSTRA SIGNORA DELLA DINAMITE. Accantonati per l'occasione avant-garde music ed elettronica, Brian Burgan si mette al servizio delle band con le sue tastiere, colorando di spensierato flower pop la rabbiosa confessione amorosa di Magari Sta Sera, rock semplice venato punk, con quel confidenziale guizzo vocale che anche il giovane Lucio Battisti avrebbe gradito. Chiusura col botto grazie alla graffiante Brividi/Lividi la quale smussando le iniziali asperità superflue riesce una volta ancora a descrivere l'intensità di una condizione umana viva, ma tutt'altro che imperitura. Membro aggiunto al basso e indispensabile guida per ricreare l'impatto live anche fra le mura amiche del Morbid Sound Studio di Milano è il "pettirosso" Andrea Maglia, quarto allegro ragazzo morto al seguito della band di Davide Toffolo ed Enrico Molteni da un po' di tempo, nonché tecnico del suono old school, felice presenza in cabina di regia e in fase di arrangiamento. La perfetta sinergia tra la giovane promessa made in Sondrio e il frontman dei Manetti! diventa così un toccasana per tutti coloro i quali nella musica cercano l'anima anche nelle soluzioni armoniche più semplici; in attesa del futuro lavoro su lunga distanza, che a questo punto è giusto reclamare e attendere con impazienza per verificare se le promesse qui fatte verranno mantenute, pigiamo una volta ancora il tasto play e ci facciamo nuovamente rapire dalle note di Giorgia e compagni. Perché una sorpresa è proprio quello che vuoi quando meno te lo aspetti.
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