HIDDEN GARDEN - EP
J Moon
- Boswort Music GmbH - 2014
"L'esperienza con La Blanche Alchimie è al momento in stand by; non so se sia una esperienza totalmente conclusa, ma per il momento ci dedichiamo felicemente ai nostri nuovi progetti solisti. Dal vivo comunque Federico è sempre con me, suona infatti chitarre e tastiera, e con noi abbiamo il piacere di avere Joe Smith alla batteria e alle percussioni." A parlare in questo modo è Jessica Einaudi, per anni splendida voce e affascinante immagine del duo dream pop dei La Blanche Alchimie e oggi titolare a tutti gli effetti del nuovo marchio J Moon con cui si (ri)presenta nel sempre più settoriale panorama discografico italiano ed europeo. "Sia io che Federico avevamo il bisogno di dedicarci ad un progetto solitario e devo dire che al momento ci sentiamo entrambi maggiormente espressi nei nostri nuovi lavori." Così mentre il compagno di mille avventure Federico Albanese, in origine chitarrista per diverse rock band di area milanese e con un passato addirittura da bassista nei primissimi Veracrash, ha approfondito il suo amore per il pianoforte dando alle stampe il toccante e insieme cinematograficamente evocativo album strumentale THE HOUSEBOAT AND THE MOON, Jessica ha focalizzato la propria attenzione sulla composizione e, concentrandosi sullo strumento principe che Madre Natura le ha donato, si è fatta tutt'uno con la suadente voce che da sempre la caratterizza. HIDDEN GARDEN è l'assaggio primaverile del nuovo album MELT, il giardino segreto che sta oltre il cancello della notorietà o, più semplicemente, del proprio lato pubblico. È l'angolo in cui ci si specchia e ci si rifugia lontani dal caos quotidiano in cui siamo perennemente immersi, per riflettere e magari per perdersi dentro sé stessi. È il luogo in cui albergano quiete e tranquillità. Ma anche fascino e mistero. È lo spazio fisico e mentale in cui coltivare la propria essenza. Qui nascono le quattro canzoni di questo ammaliante ep e cadono le maschere che indossiamo. Canzoni al femminile, eleganti, intime, incisive, eseguite sempre con misura in trio. Non una nota fuori posto. Non un tassello mancante. Piccole pennellate di colore su piccole tele artigianali. E allora sembra di vederla, Jessica, ondeggiare sognante sulle note della title track, timida e pudica, con quegli occhi azzurri che rapiscono all'istante e sanno raccontare emozioni anche senza parlare. Condividiamo con lei la nostalgia barocca di With You, orchestrale e malinconica, ma lasciamo pure che ci conduca per mano Among The Walls, certi che la sua stretta, esile ma sicura, non ci tradirà in quel percorso ad ostacoli che è la vita. Neppure la presunta aggressività di Poison è fine a sé stessa; qui tutto è in armonia con il proprio cosmo di sentimenti e affetti. Sfumato eppure intenso. C'è Björk e c'è la lontananza, ci sono i Bran Van 3000 e ci sono rose rampicanti che crescono spontanee, ma soprattutto c'è il futuro di una giovane donna capace di guardare davanti a sé con occhi nuovi, proiettati con semplicità al domani. Occhi mai stanchi di apprendere e di comunicare, che ora vedono e ascoltano già altro. E tu sentinella - dimmi - che vedi?
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