Juan Mordecai
- V2 Records - 2007
Primavera/estate 2007. Juan Mordecai. Ah, bene! Ecco, ma... Juan Mordecai chi? Effettivamente, a tutta prima, non è facile individuare dietro questo nome dal sapore sciamanico il progetto che vede in prima linea David Moretti e Andrea Viti affiancati da tutti gli ex compagni dei Karma più una pletora di ospiti che promettono di far sfracelli, in studio e dal vivo. E discone fu!
Prodigal Son e Someone Better spingono sull'accelleratore fin da subito tanto per mettere in chiaro che gli ingranaggi non si sono arrugginiti in tutti questi anni di silenzio; l'ipnotica The Flesh Song, così polverosa e arida, ci trasporta in pieno deserto. Skin & Bones urla nervosa; Desert Tree, uno dei picchi del cd, è talmente cinematografica, obliqua e spettrale da mettere i brividi dopo pochi ascolti.
Ma il clou vero e proprio è la febbri-eccitante Demon Lover posta in chiusura: l'incedere ipnotico e la voce (!!) di Viti conducono gli ascoltatori per oltre 9 minuti in un mondo parallelo, supportati dai noises dell'"alchimista" Xabier Iriondo che si prenderà i suoi spazi durante il tour successivo.
E una menzione va fatta proprio per le date live che si (s)materializzeranno nel corso del 2008: Juan Mordecai salirà sul palco coi Karma al gran completo affiancati da Xabier alla chitarra e da Franci Omi (sì, quello de Il Grande Omi!). Potentissimi, Mordecai non farà prigionieri: i brani tratti da SONGS OF FLESH & BLOOD si alterneranno, tra le altre, alle karmiane Il Cielo, Cosa Resta, La Terra. Dalle ceneri sparse sui palchi di quella tourneé risorgeranno nell'estate del 2010 i Karma. E il ciclo continua...
Prodigal Son e Someone Better spingono sull'accelleratore fin da subito tanto per mettere in chiaro che gli ingranaggi non si sono arrugginiti in tutti questi anni di silenzio; l'ipnotica The Flesh Song, così polverosa e arida, ci trasporta in pieno deserto. Skin & Bones urla nervosa; Desert Tree, uno dei picchi del cd, è talmente cinematografica, obliqua e spettrale da mettere i brividi dopo pochi ascolti.
Ma il clou vero e proprio è la febbri-eccitante Demon Lover posta in chiusura: l'incedere ipnotico e la voce (!!) di Viti conducono gli ascoltatori per oltre 9 minuti in un mondo parallelo, supportati dai noises dell'"alchimista" Xabier Iriondo che si prenderà i suoi spazi durante il tour successivo.
E una menzione va fatta proprio per le date live che si (s)materializzeranno nel corso del 2008: Juan Mordecai salirà sul palco coi Karma al gran completo affiancati da Xabier alla chitarra e da Franci Omi (sì, quello de Il Grande Omi!). Potentissimi, Mordecai non farà prigionieri: i brani tratti da SONGS OF FLESH & BLOOD si alterneranno, tra le altre, alle karmiane Il Cielo, Cosa Resta, La Terra. Dalle ceneri sparse sui palchi di quella tourneé risorgeranno nell'estate del 2010 i Karma. E il ciclo continua...
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