mercoledì 11 dicembre 2013

I TALIANI

I TALIANI
Sine ★ Frontera
- Colorgroove - 2013

Arrivano dalle pianure della Bassa gli scapestrati musici dei Sine Frontera, multivariegato ensemble mantovano con nel cuore i ritmi e i colori del mondo. A dieci anni esatti dal loro esordio discografico, dopo aver calcato centinaia di palchi con la valigia sempre in mano, eccoli approdare al loro quarto disco in studio dopo i buoni responsi ottenuti con il precedente 20 NOW, attenta produzione, al solito in levare, dedicata alla celebrazione per i vent'anni dalla caduta del muro di Berlino. Coadiuvati ora dall'esperto Alberto Benati, tastierista da sempre dei corregionali Ridillo nonché titolare del Funk Lab Studio di Luzzara presso cui questo I TALIANI è stato registrato e mixato, i Sine Frontera decidono una volta ancora di puntare in alto, raccontando attraverso un ruspante concept album vizi e virtù di un popolo che nel nuovo millennio si è ritrovato sull'orlo della bancarotta senza colpo ferire, per cause gestionali particolari e colpe contingenti globali. Fin dalla scattante title track a suon di reggae è chiaro l'intento artistico di Antonio Resta e compagni. Pur affondando le proprie radici nel terreno del combat folk i Sine Frontera hanno saputo inglobare in maniera del tutto naturale elementi di matrice rock, punk, ska, addirittura Irish che hanno contribuito alla realizzazione di una lingua musicale universalmente riconoscibile, capace di travalicare i confini geografico-politici delle nazioni. Tra Clash e Pogues (Io Son Io), sull'esempio di Nomadi e Gang (Dietro Il Portone), con uno sguardo rivolto ai Balcani (La Ruota), è l'amore per la propria terra ad emergere sincero e schietto, travolgente sentimento che sgorga puro e genuino, alimentando da generazioni un territorio di confine abituato alla fatica, ma anche capace di grandi libagioni, e che limiti non ha. I Sine Frontera sognano un mondo così, senza barriere mentali né frontiere culturali, prodotto reale di una esperienza diretta a stretto contatto con quella tradizione concreta, contadina, sempre pronta a confrontarsi con quel melting pop sociale utile per rinnovarsi e restare al passo con i tempi. In quest'ottica ecco allora l'amichevole rivalità di Camillo E Peppone, la filastrocca tarantellata in un italiano maccheronico e sfilacciato de Il Villano, la dolcezza campestre di Fiocco Di Neve. Il viaggio prosegue a ovest, direzione Barcellona, su una locomotiva condotta dal frontman dei Malakaton Albert Ferrèr, ospite in Hombres, prima di imbarcarsi e salpare per l'America alla ricerca di Jesse James e Bob Ford (Jesse Il Bandito). E poi ancora giù, più a sud, rotolando verso il Messico rivoluzionario di inizi Novecento con Zapata a capo delle rivolte e delle insurrezioni che fanno da sfondo alla notte d'amore di No Soy Borracho. Un viaggio transoceanico carico di speranze e tracciato su una mappa emozionale prima ancora che geografica. Un grande obiettivo a cui i Sine Frontera aspirano, scanzonati, ma con ottime credenziali. Balla allora quando puoi e pensa. Pensa sempre. 

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