martedì 30 agosto 2011

SUPER DELUX
Terrorvision
- Townsend Records - 2011

Da non crederci. Qua in Italia li davamo ormai per finiti, scomparsi, dispersi, annegati tra i fumi dell'alcool di qualche bottiglia di tequila, invecchiata pure male, in seguito alla separazione comunque consensuale avvenuta diversi anni fa. Perché un conto è tornare in pista sporadicamente per una qualche saltuaria apparizione dal vivo come accaduto nell'ultima decade, magari monetizzando a ragione il buon successo ottenuto negli anni '90; un altro è ri-mettersi in gioco,  ri-acquistare fiducia in sé stessi, ri-trovare l'alchimia che aveva fatto di due album come HOW TO MAKE FRIENDS AND INFLUENCE PEOPLE e REGULAR URBAN SURVIVORS due gioiellini di crossover senza tempo, ri-entrare in studio e ri-partire da dove si era lasciato tutto. Insomma, mai avremmo pensato di ri-vedere la band di Toby Wright nel corso del 2011 con un album nuovo di pacca a distanza di dieci anni dall'ultimo, discreto, GOOD TO GO. E invece, con un coup de théâtre degno del miglior commediante, eccoli di nuovo in azione: gli strepitosi Terrorvision sono tornati! E in ottima forma. Sarà una frase fatta, ma il tempo, musically speaking, per loro sembra davvero non essere passato, anzi?! Pare di essere tornati indietro di almeno quindici anni, a quel sound scanzonato che decretò la loro lenta, ma inesorabile scalata alle classifiche inglesi. Sì, perché quell'hard rock contaminato da qualsiasi tipo di influenza non venerea, dal pop al metal, dalla dance al punk, al funk e ai cori à-la Beach Boys (ma ve la ricordate Oblivion?) era ed è ancora orgogliosamente made in England. Si parte alla grande con l'accattivante sing-along della chitarrosa Demolition Song, metal punk dal graffiante piglio pop; procediamo mantenendo il tasso di adrenalina altissimo con la sferzante Neighbourhood mentre Hold Tight ci aveva dato giusto qualche istante prima un consiglio spassionato per affrontare meglio la rollercoaster su cui siamo (in)consapevolmente saliti: tenetevi forte! Il singolo Pushover è, come tradizione, ruffiano e geniale quando i quattro "regrediscono" allo stato di pop band per palati fini, con un inusuale hammond a precedere, nell'ordine, il granitico solo di chitarra affidato Mark Yates e la presa per i fondelli di finti individui, alternativi a parole, ma col portafoglio rivolti all'assai più commerciale Music di Madonna et similia. Di altre potenziali hits il cd è pieno. Una potrebbe essere lo scatenato rock'n'roll anni '50 di All The Girls Wanna Dance; non da meno la saggia Friend In Need, con tanto di sferzanti chitarre e compassato ukulele sul finale, e il cantilenante punk contrappuntato da un irresistibile hand clapping presente in This Is Suicide. Il groove pompato dal basso dell'ormai calvo Leigh Marklew trasforma Shiny Things in una Discoteque Wreck parte seconda. Babylon omaggia i Queen di Tie Your Mother Down mentre la party song Rock Radio prova che l'innato humor dei Terrorvision non è stato messo in discussione neanche nel nuovo millennio. Bisogna attendere la conclusiva Run & Hide per rallentare i ritmi, ma sulla distanza il pezzo assume i contorni di una cavalcata rock, di stampo pearljamiano che ci piacerebbe ascoltare in duetto con Mr.Vedder, in cui sono le chitarre ad aver l'ultima parola prima di sfumare nel finale. Che ritorno in grande stile?! Certo, resta il rammarico per l'assenza dello storico Shutty, scoppietante batterista dall'indubbio carisma e imprescindibile motore della band fino all'altro ieri, eppure l'altrettanto scatenato drummer Cameron Greenwood viene promosso a pieni voti. Disco solare, scalpitante, dinamitardo. Ah, occhio alla copertina che avete in mano: la miccia sta per prendere fuoco...BOOM!!! Esplosivi.

venerdì 26 agosto 2011

PROIETTILI BUONI
Proiettili Buoni
- Black Candy - 2008

Che progetto!? Quattro menti fervide del panorama culturale italiano, amici di lungo corso e musicisti di gran classe quali sono Paolo Benvegnù, Marco Parente, Gionni Dall'Orto, Andrea Franchi uniti dalla comune passione per la Musica, musa ispiratrice per i loro percorsi artistici. I più attenti avranno notato come questa sia la stessa formazione che, con qualche ospitata aggiuntiva, partecipò alla realizzazione dell'ottimo TRASPARENTE, album del 2002 rilasciato dal buon Marco Parente sotto la guida di Manuel Agnelli, al quale il cd che abbiamo tra le mani è in origine indissolubilmente legato e con il quale bisognerebbe relazionarsi per capire a fondo la dinamica degli eventi che portarono alla realizzazione di quella produzione, terminata la quale ognuno tornò ad occuparsi del proprio lavoro, separatamente. Salvo riunirsi per la realizzazione di questa scottante testimonianza sonora registrata in presa diretta al Viper di Firenze il 4 gennaio del 2008 e portata in tour nei mesi seguenti con una manciata di date imperdibili. Come del resto imperdibile è per gli appassionati l'anomala uscita discografica che abbiamo tra le mani. L'aria si fa subito carica e la pioggia di Proiettili Buoni sparati a salve dal combo fiorentino, tra svisate e voci effettate, la perfora elettricamente, pronta a far decollare il quartetto nel miglior modo possibile. È Marco a cantare questa prima cartuccia, ma Paolo si appropria all'istante della successiva Ragazza 1, non finito michelangiolesco di Farfalla Pensante, classico di Parente contenuto in TRASPARENTE e già interpretato da Patty Pravo nel contemporaneo RADIO STATION. Siamo lontani dagli accorgimenti elettronici dell'interprete veneta e pure dalle rotondità volute da Agnelli: qua Benvegnù, in duetto con Parente poco dopo, può contare su asperità rock soffuse, ma estremamente vitali da "buona la prima", le stesse presenti nel secondo take della canzone, ribattezzata per l'occasione Ragazza 2, più sonico e con qualche rimando ai SixMinuteWarMadness di Washington Che Urla. E mentre il basso discendente di Dall'Orto lavora di fino in compagnia della batteria del Druga per una voce che fa propria la lezione del mai troppo celebrato Jeff Buckley, arriviamo alle incastonature della deliziosa Colori Addosso che vede Benvegnù relegato ai controcori. Cosa sanno gli occhi che io non so? L'interrogativo posto da Poesia Cieca, una delle perle del cd, è rivolto direttamente all'uditorio che ha la fortuna di affollare il Viper per l'ultima data del tour, prima di avanzare, ancora senza risposta, nella dilatata Il Deserto Cammina e soprattutto nella gemella Carne In Scatola, sua alternative rock version dalle strofe modificate e concreto esempio di ulteriore infinita possibilità di comunicazione per uno stesso concetto espresso. In Karma Parenti (fratello maggiore di quella Karma Parente presente in TESTA, DI' CUORE) e nella conclusiva magnificenza di Fermo Immagine (Negrita meet Coldplay?) compare il violoncello della musicista nonché attrice teatrale Erika Giansanti a dar ulteriore profondità al tutto, con un Dall'Orto ancora sugli scudi e chiamato a gran voce dallo stesso Parente, mentre la retrospettiva Anni In Tasca è l'occasione per un intermezzo ipnotico-tribale che si fonde con la trasparente Fuck [He]art & Let's Dance e far smuovere gli astanti. Chi si ferma è perduto. I quattro sul palco lo sanno bene e nella ripresa dei loro sogni di inizio millennio lo mettono finalmente nero su bianco, anzi, bit sopra bit, recuperando atmosfere, facendo quadrato e regalandosi momenti di pura gioia, forse irripetibili, in un fermo immagine unico, istantanea bidimensionale ricca di particolari.

lunedì 22 agosto 2011

SALVATI.
Eco98
- Discipline - 2011

C'è una freschezza tutta da scoprire nel debutto su lunga distanza degli Eco98. SALVATI.. Un'esortazione e uno stato, una condizione oggettiva insieme. Fabio Galvagno, voce e chitarra della band, lascia aperta ogni interpretazione possibile a riguardo. Quello che è invece è chiaro e incontrovertibile riguarda l'essenza, la natura del cd: scampoli di storia di musica italiana affiorano più volte dai suoi solchi, intessuti, concentrati e rinnovati dal quartetto lombardo che, sulle scene dall'ormai lontano 2000, ha maturato nel corso di tutti questi anni una padronanza dei propri mezzi in grado ora di fondere brillantemente asperità rock, rotondità pop e quel pizzico di sperimentazione ben dosata che dona imprevidibilità. Per non scadere mai nel facile manierismo. Infatti, anche quando i richiami a numi tutelari di caratura elevata sono piuttosto chiari ed evidenti, si materializza quello scarto, spesso impercettibile ad un ascolto distratto, che in ultima analisi personalizza il brano. Una evidentemente derivativa È Buono (gran bel lavoro di basso per mano di Marco Crippa), nel suo riprendere il salmodiare fedele alla linea del mai banale Giovanni Lindo Ferretti abbinandolo al riff di una antica Vertigoblu, poggia su una base di robusta psichedelia e inserzioni elettroniche sconosciute tanto ai C.S.I. quanto agli stessi Bluvertigo. L'anomalo crossover arioso espresso dalla band scorre così rapido e accattivante. Del resto l'omonima title track metteva in chiaro quelle che sono le regole di ingaggio: stacchi corali di grande effetto che i Timoria di Omar Pedrini avrebbero apprezzato e musiche quadrate per un interessante episodio sonico in cui affiorano prepotentemente tendenze math rock, pulsioni Sixties e ricordi grunge. Ma già con la deliziosa Settimane Mesi Anni si cambia registro, venendo proiettati Oltremanica per una nervosa composizione ritmica tra Kaiser Chiefs e Bloc Party, sfogo indie rock molto British prima di voltare una volta ancora pagina. La leggerezza di Strato Urbano è strepitosa: con la stupenda massima "mi vesto di nero per attirare il sole" ci si muove su quei rigogliosi terreni fertili ancora ampiamente produttivi dopo l'exploit di inizio millennio che ha visto band come i dimenticati Grandi Animali Marini raccogliere molto meno di quanto seminato. L'Eco98 si espande, cattura e ingloba in sé nuove onde sonore. A Volte Non So Dove Vado è scheggia (pop) punk; in Apri La Porta il disagio psichico espresso ha le fattezze dell'Alberto Camerini elettronico di inizio anni Ottanta, ma a braccetto col già citato Ferretti; l'epilettica Non So Se è un altro up tempo declamatorio mentre Alessandro Denti ricama di synth e piccoli assoli chitarristici manie e compulsioni varie. Spazio pure per momenti più dolci, ma sempre inquieti: Nanana e Più Che Di Che, con il loro finale in crescendo hanno un effetto tonificante, lo stesso, prevalentemente strumentale e sonico, prodotto dalla circolare Mantra. In chiusura ficcanti melodie per il drumming accellerato di Funziona e le pulsioni pop rock de Più O Meno Milanese. Un buon biglietto da visita dunque, perfezionabile nel caso ci si voglia affrancare dalla storia per scriverne una personale, nuova e a suo modo unica; già così una ventata di aria fresca.

martedì 16 agosto 2011

IL MERAVIGLIOSO TUBETTO
Manuel Agnelli
- Piccola Biblioteca Oscar Mondadori - 2000

Divenuta col tempo una sorta di Sacro Graal per tutti gli amanti di Afterhours, Six Minute War Madness, Massimo Volume e dintorni, l'uscita editoriale del volumetto qui presente è in realtà la riedizione di un precedente scritto di Manuel Agnelli, verosimilmente ancora più raro, uscito per le Edizioni Ultrasuoni nel 1999 ed intitolato I Racconti Del Tubetto. Trattasi in entrambi i casi di una raccolta di "racconti, testi, istantanee che ripropongono sulla pagina le luci e le ombre del rock. Parole che inseguono parole, mescolando ironia e dolore, immagini forti, cariche di tensione, ma al tempo stesso leggere come musica." Così recita il risvolto di copertina e non si fatica, mano a mano che si procede nella lettura, a comprendere come i brevi racconti, una decina in tutto, possano tranquillamente confermarlo; dall'intenso Moriresti Per Me?, al dramma raccontato in Roberto e nella trilogia di Riccardo, passando per il disturbante e disturbato Il Meravigliso Tubetto, arrivando fino all'onirico Lo Spirito Di Jim dopo le digressioni sex & rock di Yvonne E Le Altre e GDC. Il tutto intervallato da frammenti, citazioni, stralci di testi tratti da GERMI, HAI PAURA DEL BUIO? e NON È PER SEMPRE, riprodotti, spesso anche graficamente, quali semplici abbozzi di liriche (esemplare in questo senso il testo di Musicista Contabile, scritto di getto sul biglietto dell'ATM) solo in secondo tempo complete e finite. Questo per la parte testuale. In allegato ecco poi un altro piccolo tesoro: le uniche registrazioni in commercio e fino ad ora inedite del side project Agnelli Clementi che vede il buon Manuel in compagnia dell'amico Emidio Clementi, coadiuvati per l'occasione dalla chitarra elettrica di Pasquale De Fina, leader dei Volwo. Ravenna, Faenza, Gabicce sono le tre location in cui nell'inverno 1999-2000 si svolgono le performance da cui sono tratte i sette brani proposti. In reading c'è Mimì e dunque è subito suo appannaggio la prima lettura tratta direttamente dal Meraviglioso Tubetto: si inizia  infatti con l'amaro e impietoso ritratto del cosiddetto nuovo rock italiano della prima metà degli anni '90 raccontato con rabbia e sarcasmo in Glicine Del Cosmo. Agnelli compare alla voce in Simbiosi; cede nuovamente il microfono al frontman dei Massimo Volume nella seconda parte dello stesso pezzo che confluisce in quella Peckinpah In Ralenti ripresa e inclusa, 365 giorni dopo, nel live afterhoursiano SIAM TRE PICCOLI PORCELLIN. Poi è la volta di Pelle; inizialmente per sola chitarra acustica e voce, apre in un secondo momento agli slanci elettrici di De Fina e al basso di Clementi. Tutti insieme saliamo in metropolitana, a Milano, sulla rossa, alla fermata Inganni, giusto in tempo per assistere alla follia omicida descritta in Anche Se Non Ho Le Ali Non Vuol Dire Che Non Ti Ami. Dentro Marilyn non necessita di presentazioni. Il tempo stringe. Ancora un breve testo di Mimì: C'è Questo Stanotte. Infine, prima della buonanotte, chiusura soft con una versione acustica di Pop. Se poco prima il libro ci ha accompagnato per centonove pagine, attraverso esperienze, sogni, lutti e disillusioni di un gruppo di amici, raccontandoci tra le righe un Agnelli estremamente privato, la mezz'ora abbondante del cd allegato ci restituisce un autore ugualmente inedito e raccolto, in una veste sobria e lontana anni luce dai clamori rock cui aveva abituato. Anche da qui si ripartirà per dare un seguito concreto a quanto finora solamente abbozzato. Nuove opportunità si schiudono all'orizzonte; su altri scenari cala il sipario. A Roberto e Claudio

mercoledì 10 agosto 2011

MORBO

MORBO
MoRkObOt
- Supernatural Cat - 2011

Poderoso come un bulldozer, inarrestabile come un esercito di cingolati, MoRkObOt avanza devastante una volta ancora nel panorama musicale mondiale. A tre anni di distanza dal precedente MORTO il trio composto da LIN, LAN e LEN partorisce l'ennesimo esempio di brutale e feroce furia hardcore incattivita da sfuriate psichedeliche e rintocchi math. Cosa vuol dire? Che il massacro sonoro non busserà neanche questa volta alle vostre porte, ma le sfonderà direttamente a suon di basso e batteria. Sì, perché una volta ancora è quella che altrove viene definita sezione ritmica a farla da padrona: qui, distorta al punto giusto secondo i crismi già evidenziati nella discografia precedente della band e con l'ausilio di pochi marchingegni sintetici, assume il controllo totale della situazione. Fluisce violenta in Orkotomb, si piega acida nelle ciondolanti e marziali note di Oktomorb, accellera malvagia e claustrofobica in Oktrombo, si permette, irriverente, di irriderci nella violenza sludge della metallica Orbothord e travolge, impetuosa, il suo stesso alveo naturale propagandosi nelle pieghe frastagliate di Ultramorth. Una stentorea prova di forza davvero annichilente. E non bastano le evoluzioni sonore bagnate dall'elettronica e racchiuse negli oltre nove minuti di magma sonoro presente in MoR a salvarci dal terremotante ritorno di MoRkObOt. La chiusura è difatti affidata alla martellante, e non poteva essere altrimenti, Obrom, ultima rutilante esplosione dinamitarda prima del congedo. Voltarsi indietro per osservare gli sfracelli prodotti sarebbe doloroso e ottenebrante. Guardiamo la realtà che si è parata di fronte ai nostri occhi e ha squarciato le nostre sanguinanti orecchie: il passo avanti rispetto al passato c'è stato e verosimilmente abbiamo avuto a che fare con il lavoro più violento fino a qui rilasciato dai lodigiani. Già con MORTO avevamo smerimentato un irrobustimento rispetto agli esordi, comunque mai soft, del trio, anche se mitigato da trip acidi e da atmosfere allucinate e allucinanti. Qui il gusto per la sperimentazione non è scomparso; ad un ascolto più approfondito è infatti evidente il tentativo di stravolgere i canoni sonori all'interno di una stessa composizione, solo all'apparenza monocorde. Parlare di tridimensionalità del suono potrebbe essere un azzardo, ma i MoRkObOt non temono le sfide e, consapevoli del potenziale nelle loro mani, hanno rilanciato, alzando l'asticella un pò più in alto in vista fin da ora del futuro capitolo di questa interminabile saga. L'urlo primordiale che altrove (Zu, Zeus!, Ufomammuth, ecc...) corre alto e lancinante risulta sempre soffocato dal mostruoso alieno accasatosi a Lodi, riuscendo a mantenere desta l'attenzione nell’ascoltatore non solo su disco, ma pure on stage. Forse le nostre menti sono già state circuite. Forse siamo già stati ammorbati e neanche ce ne rendiamo conto. Forse è solamente la bravura della misteriosa line up a rendere più fruibile ciò che fruibile non è. Plauso finale per la sempre interessante opera di design affidata a Malleus, autori del packaging e dell'artwork, degno rivestimento grafico di questo nuovo capitolo cacofonico made in Italy.

il post è presente qui: http://morkobot.wordpress.com/morkoview-read/morbo-reviews/ 
AND HELL WILL FOLLOW ME
A Pale Horse Named Death
- Steamhammer - 2011

Sal Abruscato è un nome di peso in ambito metal. La lunga militanza con i Type O Negative del compianto Peter Steele ne ha fatto figura cardine al pari dei suoi altrettanto storici compagni di band Kenny Hickey e Josh Silver, andando a completare il quartetto che registrò il monumentale BLOODY KISSES dopo il sorprendente esordio SLOW, DEEP AND HARD. Raggiunto il consenso popolare della comunità metal attraverso imprescindibili episodi come Christian Woman e Black No.1 (Little Miss Scare-All), è a questo punto che Sal lascia le pelli del combo di Brooklyn all'amico Johnny Kelly  prima di ributtarsi a capofitto nel mondo della musica con gli altrettanto seminali Life of Agony del carismatico frontman Keith Caputo. Seguono due album. Poi è di nuovo tempo per un abbandono. Non solo dalla band, ma dal music business tutto finché, all'alba del nuovo millennio, eccolo ritornare in compagnia di Matt Brown e Billy Kelly con i Supermassiv, trio dal destino segnato dopo l'improvvisa scomparsa nel sonno dello sfortunato Kelly. Dopo uno stint coi riformati Life of Agony, peraltro in essere a tutt'oggi, è nel corso del 2010 che giunge l'annuncio da parte di Abruscato di un nuovo progetto: l'inquietante moniker A Pale Horse Named Death sancisce la rinascita artistica del batterista che, in compagnia del fido Brown, diventa polistrumentista a tutto tondo cimentandosi pure nell'inedito ruolo di frontman. Una resurrezione dopo l'ennesimo lutto: la perdita di Steele è infatti datata 10 aprile di quello stesso anno. Due mesi prima il debutto live con una formazione necessariamente allargata a cinque componenti, tra cui il già citato Johnny Kelly alla batteria, rispetto al duo presente di fatto su cd. Già perché Abruscato e Brown allo Zoot Studios di New York suonano, registrano, producono e mixano tutto quanto è udibile in AND HELL WILL FOLLOW ME avvalendosi esclusivamente di qualche assolo di chitarra affidato a Bobby Hambel dei Biohazard e con la partecipazione in Die Alone del sax tenore di Ulrich Krieger. Qua e là giusto qualche coro affidato a Keith Caputo. Si entra così in un mondo spettrale e limaccioso, come già la cover e tutto l'artwork affidato all'ottimo Sam Shearon ci raccontano anche visivamente, dove suoni sinistri e liriche devastate dal dolore e da un senso di ineluttabile impotenza regnano sovrani. As Black As My Heart, To Die In Your Arms, Devil In The Closet, When Crows Descend Upon You sono un ottimo paradigma in tal senso e ne riflettono il claustrofobico mood. Anche le accellerazioni tossiche di Heroin Train o la psicotica Bath In My Blood (Schizophrenia In Me) non garantiscono una redenzione, ma anzi spingono ulteriormente sul crinale della lucida follia omicida di Serial Killer mentre l'aria sulfurea si fa sempre più irrespirabile (Meet The Wolf). È un incubo (Bad Dream) che affiora nella mente dell'ascoltatore e trova sfogo concreto nella portentosa amalgama di Type O Negative ed Alice In Chains che Pill Head e Cracks In The Walls  cristallizzano, lasciando ricadere sul nostro capo una ulteriore colata nero pece di doom metal. Vertice assoluto e climax la conclusiva Die Alone. A cavallo del pallido destriero allevato in gran segreto da Abruscato percorriamo strade infernali e sentieri impervi. Ovunque sono ceneri. Eppure, come tradizione vuole, proprio da quelle l'araba fenice è tornata a librarsi in volo. Una volta ancora. Ancora più in alto.

martedì 9 agosto 2011

KeepOn 100%LIVE CLUB Festival
Solo Musica dal vivo _Tutto in un solo giorno!

SABATO 10 SETTEMBRE 2011
LIVE MUSIC CLUB - Trezzo sull’Adda (MI)
inizio concerti ore 15 - ingresso 10 euro


IL FESTIVAL

Il più grande raduno di LIVE CLUB italiani.
Un Evento UNICO in Italia dove è possibile incontrare tutti gli operatori del settore,
i musicisti e gli appassionati di musica dal vivo.

Ospiti speciali: VERDENA e MASSIMO VOLUME
ritireranno i premi 100%LIVE che verranno ufficializzati a partire dal 20 Agosto.


Oltre 100 direttori artistici di LIVE CLUB, tutte le migliori Agenzie di BOOKING, le più
importanti ETICHETTE DISCOGRAFICHE, tantissimi FESTIVAL e la nuovissima
STAFFETTA Live RADIO a rappresentare la musica originale italiana LIVE.

10 Premi VERI votati da oltre 100 Direttori Artistici durante tutta la stagione live appena
conclusa. Il meglio degli operatori del settore della MUSICA DAL VIVO ITALIANA e una
sola unica e vera possibilità per incontrarli di persona e consegnare il proprio materiale
musicale e promozionale.


Solo 1.200 posti per accedere a tutto questo e per assistere a 25 CONCERTI delle migliori
band italiane sui 2 palchi all’interno dello storico Live Music Club.


2 PALCHI E 25 LIVE BAND


La miglior musica dal vivo della stagione farà da colonna sonora LIVE sul palco del Live
Music Club e su quello del Red Bull Tour Bus, ambedue situati nell’area di via Mazzini 58
a Trezzo sull’Adda (MI):

PERTURBAZIONE - ROBERTO ANGELINI - NOBRAINO - EX-OTAGO - AUCAN
DI MARTINO - WAINES - NON VOGLIO CHE CLARA - MARCO NOTARI & MADAM -
HEIKE HAS THE GIGGLES - MUSICA PER BAMBINI - I COSI - THE CYBORGS - PRI-
ME IORI’S EYES - DENISE ENCODE - EVA MON AMOUR - AIM - MICOL MARTINEZ
ETTORE GIURADEI - FRAGIL VIDA THE JACKIE O’S FARM - vincitori ItaliaWaveBand


STAFFETTA LIVE RADIO

Protagoniste le Radio del Circuito KeepOn 100%LIVE RADIO ed i loro
speaker che durante tutta la durata del Festival presenteranno la pro-
pria radio e soprattutto i programmi che ospitano la musica dal vivo, parteci-
pando a rotazione alla diretta streaming per introdurre interventi esclusivi dei pro-
tagonisti della giornata e molto altro; una lunghissima STAFFETTA LIVE RADIO!

Per tutti coloro che non potranno essere presenti sarà possibile seguire tutto il fe-
stival direttamente in Streaming nei canali delle oltre 50 Radio del circuito che tra-
smetteranno la diretta grazie ad un segnale continuo diffuso a livello nazionale ed un
canale dedicato. Un grande Network nazionale speciale creato ad hoc per l’occasione!


FLEISCH Ufficio Stampa
info@fleisch-agency.com – www.fleisch-agency.com


OPERATORI DEL SETTORE

AGENZIE DI BOOKING: DNA Concerti, ESTRAGON Booking, VIRUS Concerti,
METATRON, CYC Promotions, LOCUSTA Booking, SAPHARY DELUXE, BARLEY
ARTS, LIBELLULA Booking, GRINDING HALT, TROVAROBATO Booking, INDIEME-
NO, TRUE Booking, VIA AUDIO Booking, BULBARTWORKS agency, La FABBRICA,
FOREARS, MAGIC BUS Entertainment, KINO Music, BLACK NUTRIA e molte altre.

ETICHETTE DISCOGRAFICHE: LA TEMPESTA DISCHI, GHOST RECORDS,
URTOVOX, SUPERMOTA, TROVAROBATO, BLACK CANDY, PIPPOLA MUSIC, MArte
Lable, 29Records, MACACO Records, EPIC&FANTASY, Dischi SOVIET, INRI, FORE-
ARS, 42Records, VIA AUDIO Records, TANNEN Records, FIORI RARI, AL-KEMI Re-
cords, FOOLICA Records, MIZAR Records e molte altre.

LIVE CLUB: L’ Officina (L’Arte e i Mestieri) - Giulia Nova, Arci Linea Gotica - Ferrandina
(Mt), Hemingway - Catanzaro Lido, B Side - Rende, Blue Dhalia - Marina di G.Jonica, Un
Pop Club - Reggio Calabria, Morgana - Benevento, Repubblica Indipendente - Fabricaria
Aversa, Doria 83 - Napoli, Mamamu - Napoli, Rifrullo - Eboli, Zena di Salerno, Arteria -
Bologna, Bar Wolf - Bologna, Sidro - Savignano sul Rubicone, OFF - Modena, Kalinka di
Carpi, Arci TAUN - Fidenza, Materia OFF. - Parma, Bronson - Madonna dell’Albero, Han-

na BI Marina - Ravenna, I Vizi del Pellicano Fosdondo - Correggio, L’Ora - Luce Cattolica,
Deposito Giordani - Pordenone, Tetris - Trieste, Edera - Codroipo, La cantinaccia - Giulia-
nello, Contestaccio - Roma, Circolo degli Artisti - Roma, The Place - Roma, Milk - Genova,
Senhor do Bonfim - Genova, Agorà del Polaresco Polaresco, Vinile 45 - Brescia, Circolo
Live - Mariano Comense, All’una e trentacinque circa - Cantù, Arci Tom - Mantova, Bloom
- Mezzago, Circolo Magnolia - Segrate, Palazzo Granaio - Settimo Milanese, Arci Tam-
bourine - Seregno, Spazio Musica - Pavia, La Nocc - Sondalo, Twiggy - Varese, Macondo
- Senigaglia, Arci Brevevita - Centobuchi, Pao - San Benedetto del Tronto, Ambient Pub
- Tolentino, Groove - Potenza Picena, Black Jack – Urbino, Fuzz - Pesaro, Diavolo Rosso
- Asti, KoKo Club - Biella, Ratatoj - Saluzzo, Melting Pop - Arona, Spazio 211 - Torino, Blah
Blah - Torino, Caffè Tritolo - Avigliana, Officine Sonore - Vercelli, Oasi di San Martino -
Acquaviva delle Fonti, Arci 37 - Giovinazzo, Istanbul CaffË - Squinzano, Arci Rubik - Gua-
gnano, Lomax - Catania, La chiave - Catania, Kenisia – Enna, Candelai - Palermo, Mikal-
sa - Palermo, Buzz - Siracusa,ì Boccadillo - Erice, Glue - Firenze, Ponterotto - Monte lupo
F.No, The Cage - Livorno, Tago Mago - Massa Carrara, Baraonda - Poveromo di Cinquale,
Caracol - Pisa, Melos - Pistoia, Controsenso - Prato, Sonar - Colle Val d’Elsa, ARCI Aurora
- Ora BZ, Urban - Perugia, Loop - Perugia, La Darsena - Castiglione del Lago, Magazzino
delle Idee - Orvieto, La mela di Newton - Padova, Circolo Farenight 451 - Padova, Aparta-
mento Hoffman - Treviso, New Age Club - Treviso, Il Bianconiglio - Treviso, Stube Lorenzi-
wirt - San Vito di Negrar, Emporio Malkovich - Lugagnago, Centro Stabile di Cultura - Schio.

MEDIA PARTNER

2night - Music Letter – Ondarock – LostHighways – Shiver – CoolClub – Saltinaria -
Breakfast Jumpers - Kd Cobain – Toylet – Oltremusica - I Think Magazine - Sound36 –
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INFORMAZIONI AL PUBBLICO

Sabato 10 Settembre 2011 c/o LIVE MUSIC CLUB via Mazzini 58 - Trezzo sull’Adda (MI)
Inizio concerti ore 15.00 - Ingresso 10 euro info@keepon.it
prenotazioni@keepon.it per prenotare uno dei 1200 posti disponibili, indicando nome,
cognome e regione di provenienza.


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