sabato 25 maggio 2019

DNA - Deproducers

DNA
Deproducers
- Al-kemi Records/Ala Bianca - 2019

Dopo l'esplorazione del cosmo (PLANETARIO) e dell'universo vegetale (BOTANICA) il viaggio dei Deproducers continua con una potentissima zoomata all'interno del corpo umano: DNA è il terzo capitolo delle musiche per conferenze scientifiche sviluppate dal collettivo guidato da Vittorio Cosma, Max Casacci, Gianni Maroccolo e Riccardo Sinigalllia ora alla scoperta dell'infinitesimamente piccolo, dell'invisibile vitale dentro noi. Partendo come sempre dal presupposto che la scienza abbia belle storie da raccontare spetta all'innovativo intreccio di linguaggi comunicativi messo in gioco dal quartetto, qui coadiuvato dal filosofo evoluzionista Telmo Pievani - nuovo sorprendente frontman sulla scia dei predecessori Fabio Peri e Stefano Mancuso - sviscerare la stupefacente storia della vita e quella del suo lato oscuro, il cancro, tra riproducibilità, mutazioni ed evoluzione. Con la musica intesa come forma di libero sapere umano capace di trasformare istintivamente in emozione il linguaggio scientifico, spesso ostico e settoriale, l'impegno e il dovere di condivisione della ricerca trovano modalità di espressione nuove, dall'ampia portata e dall'immediata fruibilità; scopo finale dell'azione sarà quello di convertire tutti i concetti razionali presi in esame in storie musicali affinché possano suscitare in un pubblico che scientifico non è lo stesso tipo di emozioni che sono già in grado di suscitare presso scienziati e ricercatori. Una pop opera avvincente ed originale dunque, lisergica e spigolosa, poggiante sulla dinamica evolutiva di Abiogenesi (con l'inatteso Tullio De Piscopo alla batteria), sul falso strumentale Caso E Necessità e sulla decisiva Suite Cellulare, quattro movimenti propedeutici all'introduzione di quella pietra fondante che è L.U.C.A., acronimo dell'unico antenato comune universale alla base di ogni forma di vita come la conosciamo, argomento dinamico di sperimentazione e ricerca. In collaborazione con AIRC. Per la ricerca. Per la Vita.

giovedì 23 maggio 2019

ALTRI OCCHI - Cara

ALTRI OCCHI
Cara
- autoproduzione - 2019

Con il suo incedere indolente e malizioso spetta al singolone Prendo Senza Chiedere anticipare e promuovere il secondo album di Cara, al secolo Daniela Resconi, un passato prossimo condiviso con il sinnersaint CJ Cobos nel duo The Loud Vice, un presente vibrante e puntellato da cinico realismo, un futuro promettente e carico di giuste aspettative, proiezione articolata di una personalità ferma e decisa. ALTRI OCCHI riparte dal precedente RESPIRA, ma ne smorza le asperità più elementari concentrando l'attenzione su scene di vita quotidiana non più meramente relegate a semplice sfondo cronachistico. La visceralità, il fuoco interiore, lo spleen di Cara continuano così a diffondersi in forme musicali diverse, eppure sempre in modo capillare, come una emorragia, come una ferita incapace di rimarginarsi, emozione pura che sgorga dal cuore, condizione sentimentale destinata a non esaurirsi. Seducente nella sua tensione irrisolta, priva di solennità e ricca di guizzi chiaroscurali, l'irrequietezza di fondo è tratto distintivo e familiare della canzone resconiana, mai pretesto manierista. È l'interiorità esplicitata attraverso musica e parole, centro di un universo personale che nulla chiede al prossimo, ma che sa farsi comprendere sfruttando veloci sottolineature impressioniste e semplici costruzioni volumetriche. Con una naturalezza stupefacente. Mai una accelerazione di ritmo che vada ad inficiare il complesso procedimento mentale sintetizzato e restituito all'ascoltatore attraverso note, testi e melodie; eppure tutto concorre ad accrescere la tensione introspettiva e mostrarne sempre il volto migliore. Figlia diretta del miglior rock anni '90 Cara allarga gli orizzonti e riscopre la coerenza della scena che due generazioni fa l'ha preceduta. Attraverso impercettibili mutamenti, tra malinconia e disincanto, tra penombra e trasognanti illuminazioni.