domenica 7 novembre 2010

PROTOTIPO EP
OfflagaDiscoPax
- ODP - 2010

"Rivisiteremo i nostri due album con una strumentazione monocratica, portando sul palco esclusivamente tastiere Casio principalmente primigenie, lasciando a casa chitarre, basso, piano e quant'altro di solito ci accompagna." Così Enrico Fontanelli, solitamente basso, moog prodigy, casiotone, premeditazioni grafiche e pensiero debole, Daniele Carretti, solitamente chitarre, basso, mutuo quinquennale, e Max Collini, voce, testi, ideologia a bassa intensità, proclamavano sul proprio sito la nascita del tour intrapreso nel novembre 2010 per supportare il suddetto Ep autoprodotto. Lunari, freddi, algidi. Questi i territori entro cui si muove la navicella OfflagaDiscoPax col qui presente dischetto di soli 6 brani composito. Alla base del progetto c'è la volontà di destrutturare una manciata di canzoni provenienti dai cd fino ad ora pubblicati (due da SOCIALISMO TASCABILE, quattro da BACHELITE) per renderli fruibili in una veste più minimalista. Ciò nonostante la forza iconoclasta che già animava Robespierre non è smarrita, anzi viene rafforzata dai toni gelidi dei mezzi usati e mentre ci muoviamo nei mondi ovattati di Ventrale e Fermo!, Collini declama le sue liriche quasi stessimo fluttuando nello spazio, sospesi tra gli astri celesti della galassia. Perfetta colonna sonora per chi da bimbo giocò coi mattoncini Lego, forse uno dei giochi più proletari di sempre, più specificatamente nella sua declinazione LegoSpazio, il Casio-esperimento produce risultati inaspettati, sempre positivi. Del resto la materia trattata pulsa di vita, come un quasar; è il caso di Lungimiranza, recita di un piccolo mondo antico che la globalizzazione in parte ha fagocitato e mai più restituito, e in parte accentuato.
Ancora più robotica dell'originale è TonoMetallicoStandard, sublime invettiva contro quegli alternativi dei miei coglioni che con eccessiva sufficienza si ritengono depositari di chissà quale verità tuttavia già conosciuta e ampiamente approfondita senza sfoggio di presunzione dalle loro saltuarie vittime, qui riassumibili nella figura dello stesso Collini. Che dire poi di Onomastica? Remixatela e avrete pure un insospettabile riempipista crossover, assolutamente la migliore dell'intero lotto!
Per gli appassionati di memorabilie varie si sappia che l'Ep è in tiratura limitata a soli 500 esemplari. Quello recensito è il numero 496. Calcolando la proverbiale mistica meccanica della città di Reggio Emilia e dintorni, potrete andare sul sicuro: non differisce in niente dalla copia che acquisterete voi al proximo concerto.

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