lunedì 22 settembre 2014

Á LA CARTE

Á LA CARTE
Serazzi & La Cucina
- autoproduzione - 2014

Quando un musicista raggiunge e supera oltre un quarto di secolo in musica, arriva il giorno in cui può permettersi di fare ciò che gli pare. Quando vuole e dove vuole. È il caso dell'eclettico Paolo Serazzi, un lontano passato nei ruggenti Party Kidz, un dinamico presente  in prima linea a trasmettere good vibrations attraverso decine di situazioni e contesti aperti, in totale libertà e senza costrizioni. Con il nuovo progetto ribattezzato Serazzi & La Cucina il biondo interprete e arrangiatore torinese,  compositore di musiche per varie trasmissioni RAI e colonne sonore per il cinema, dà libero sfogo alla sua passione per i suoni esotici e i ritmi funk con un orecchio ben teso su quanto accade nei Balcani. È il sogno nel cassetto che diventa realtà, che concretizza idee e spunti accumulati in un percorso musicale lungo una vita e che solo oggi trova tempi giusti e opportunità di emergere. Un po' come accaduto con Bengi Benati e il suo FACCIA DA SOUL, anche Serazzi offre un variegato menù per tutti i palati. Da quelli più fini a quelli più ruspanti. Come un abile chef impegnato a proporre nuovi piatti tanto quanto a rielaborarne di antichi più legati alla tradizione, ecco dunque uscire dalla sua cucina un susseguirsi di portate che sanno soddisfare l'avventore occasionale e il cliente abituale, offrendo gustose suggestioni tropicali e rinfrescanti cocktail "sbagliati", appoggiandosi al ritmo come unico ingrediente comune. Dalle sonorità cubane di Come Una Rumba a quelle pigramente indolenti e rilassate soffocate dalla canicola della messicaneggiante Mundo Mejor la connotazione contiana emergere prepotentemente restituendo in maniera speculare l'immediatezza dei concerti dal vivo a cui Serazzi torna sempre, in una piacevole quanto inaspettata sintesi tra Paolo Belli e Vinicio Capossela. Non si fatica ad assecondare la passione di Serazzi: basta sintonizzarsi sull'onda lunga delle sue trovate legate ad un cantautorato scanzonato che, ascolto dopo ascolto, lascia il segno ed esplora con garbo un mondo di fantasia con una freschezza compositiva di buona fattura. Imprevedibile, come la scoscesa Con Un Salto, e ricca di rimandi popular nel senso più alto del termine, gli stessi che conducono dritti fino agli immancabili Beatles citati da par suo in Finalmente. Con un repentino cambio di direzione non è poi tralasciata l'esperienza teatrale percorsa dal multiforme cantautore piemontese il quale, attraverso il piacevolissimo swing de Il Portiere Fosco e la dinamica tirata caposseliana ritratta in Laundrette Soap, mette a segno due ottimi temi per personaggi in cerca di autore e non privi di fascino e mistero. Storie a 360° capaci di tenere alta l'attenzione dell'ascoltatore, fruitore ultimo di un lavoro ben prodotto e ancora meglio suonato, con un occhio attento ai testi e l'altro fisso alle esigenze di un suono mutevole, sempre dinamico e brillante grazie alla presenza quasi ossessiva dei fiati, piacevolissimo strumento di "tortura" che garantisce una marcia in più al cd. Insomma, una entrée, tre primi, un sorbetto, due secondi, dolce, frutta, caffè e ammazzacaffè: cos'altro volere? Attendiamo il conto.

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