giovedì 18 dicembre 2014

VIA DEL PARADISO GRANDE

VIA DEL PARADISO GRANDE
Autoscatto
- TdE Music Production - 2014

Per entrare in perfetta sintonia con la proposta musicale degli Autoscatto bisogna scendere a patti con l'apparente ostacolo vocale che ne caratterizza anche la cifra stilistica. Quella di Alberto Neri non è infatti la classica voce impostata, dedita magari al bel canto strappalacrime che oggi va tanto di moda in tivvù e non solo, piegata alle esigenze di un successo immediato molto redditizio, ma poco decoroso in fin dei conti per la propria autostima; piuttosto, è una voce libera, irriverente e bizzosa, aspra, a metà strada fra il miglior Marcello Cunsolo (Flor) e il tenace oSKAr Giammarinaro (Statuto) con una vaga corrispondenza de li Castelli legata a quel tanto bistrattato Stefano D'Orazio che della meteora Vernice fu per qualche anno l'uomo immagine. Una voce dunque poco spendibile nei grossi circuiti mediatici, eppure in grado di catalizzare l'attenzione proprio perché esposta senza filtri; malleabile nella sua sgraziata irregolarità e a proprio agio per i sentieri sonici di quella VIA DEL PARADISO GRANDE che è esordio discografico per gli Autoscatto, attuale band del navigato Neri dopo le esperienze con Neurodisneyland, Family Café Bizarre e Wild Company, e nuovo racconto in musica ideato, concepito e infine rilasciato nelle piane della sempre vitale Valle d'Aosta fra echi post new wave e ritmi esistenzialisti anni '90. Non necessariamente il più bello fino ad ora realizzato, ma sicuramente ipnotico e sentito. L'incontro con Simone "Momo" Riva è il passaggio risolutivo per fissare concretamente le idee messe in circolo dalla band negli ultimi due anni, trovando nella variegata sezione ritmica composta dal bassista campano Vincenzo Di Leo e dal drummer romano Cristiano Cara il terreno fertile per le schitarrate livide di Josy Brazzale (altro nome storico della scena valdostana). Ne esce una carrellata di istantanee ancora in divenire, polaroid dai toni algidi, non ancora perfettamente a fuoco e perciò suggestive, come quando si affidano ai funzionali fiati di Daniele Iacomini nella cover dei The Sound Non So Stare (Lontano Da Te) che riporta alla mente gli inarrivabili croati Pips Chips & Videoclips; intense, nel momento in cui abbandonano la metrica cantata e si affidano al recitativo (la declamatoria Mazara Del Vento che omaggia Mimì Clementi e i Massimo Volume); ipnotiche, come si rivela essere la Via Del Paradiso Grande preceduta da una introduzione strumentale tracciata dall'acustica spersonalizzante di Brazzale. A tal proposito menzione speciale se la guadagna Jöelle Zaninelli, opportuno contraltare vocale per Neri nella title track a tinte noir di cui sopra e nel sordido pop rock di Jukebox, tra i pezzi meglio riusciti del lotto, con gli U2 nel cuore e Battiato nella memoria. Di contro, ecco la speculare circolarità di rabbia contenuta che pervade C.D.A. e il freakantoniano punk Quando Ero Normale, non troppo avulso dal contesto, ma  comunque inatteso e a tratti prescindibile. La strada per il Paradiso è lunga e faticosa, ma bisogna crederci: solo i bravi ragazzi dalle buone intenzioni sono infatti destinati a cadere e farsi male. La sensazione è che tutte le tracce abbiano la giusta stoffa per crescere in irrequietezza, potenza e volumi in sede live, quando gli Autoscatto - attraverso il loro frontman - intercettano pure una dimensione teatrale appropriandosi di una opportunità emozionale da cui ripartire anche in futuro. Passo dopo passo.

1 commento:

  1. ringrazio molto Andrea per la disamina davvero approfondita e stimolante :) un saluto Alberto

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