Sottovalutati, troppo sottovalutati. Eppure i Deasonika possono vantare una line-up di tutto rispetto: il vocalist Max Zanotti, Marchino Trentacoste e Francesco Tumminelli alle chitarre ed agli effetti, più la potente sezione ritmica affidata al corposo basso dell'ottimo Walter Clemente e a Stefano Facchi dietro le pelli. Questo più che essere "solamente" il loro terzo album in studio è un vero e proprio progetto multiforme. Si parte dal singolo apripista, questa volta individuato in Viole che con il suo ossessivo riff di chitarra accompagna il malinconico testo di Zanotti. Song X esplode rabbiosa tra chitarre dilatate e melodia pop. Col suo lento incedere La Stanza Brucia ci trasporta al contrario in una dimensione parallela, onirica e oscura. Kurt Cobain (La Mia Faccia A Metà) vede Zanotti percorrere i passi del miglior Chris Cornell come pure Thank You seppur coadiuvato nello screaming dall'Emoglobe Gianluca Morelli. Apice di questo percorso è la maestosa Gregorian: grunge, rock, elettronica confluiscono in un ibrido da brividi metallici e crepitii elettrici mentre l'omaggio a Baudelaire della conclusiva Le Rebelle aggiunge un ulteriore tocco di classe. La produzione affidata a Trentacoste fa il resto.
Ma non è finita. In allegato al cd viene infatti distribuito un dvd contenente un corto noir di Simone Cavini, dovunqueadesso: Photograph?, All The Other Guys e le già citate Gregorian e Viole ne completano la darkeggiante ed efficace colonna sonora affidata ai cinque ragazzi lombardi. Forse (inspiegabilmente) già fuori catalogo, TREDICIPOSE è la vetta creativa del progetto Deasonika destinato purtroppo a disgregarsi a cavallo tra 2009 e 2010. Accaparratevene una copia.
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