lunedì 10 dicembre 2012

09-12-2012
- ALBERTO PATRUCCO live @ Teatro della Cooperativa -
Milano (MI)

Ultimo giorno di programmazione per Molestia @ Parte, la nuova fatica del mai banale Alberto Patrucco portata in scena fin dal suo debutto presso il Teatro della Cooperativa, a Milano, in queste fredde giornate pre-invernali, quando novembre ormai volge al termine e dicembre regala addirittura le prime spolverate di neve sulla caratteristica fiera degli Oh bej! Oh bej!. Come tradizione vuole, quella della domenica è la replica pomeridiana, peraltro la conclusiva di queste prime tappe meneghine dell'attuale nuova avventura intrapresa dal comico brianzolo, mattatore assoluto di uno spettacolo che negli ultimi tredici giorni, eccezion fatta per la serata del 7 dicembre, sospesa per venire incontro alla chiamata degli storici amici del Club Tenco in trasferta a Novara con il loro prestigioso carrozzone fatto di musica, incontri, dibattiti, premi e proposte di qualità, ha saputo radunare oltre un migliaio di persone, accorse per prendere visione e aggiornarsi tanto sullo stato attuale delle cose quanto, oggi più che mai, su quello delle persone. In Italia e nel mondo. Scritto a quattro mani con il fidato Antonio Voceri, Molestia @ Parte si propone infatti come "una panoramica al vetriolo priva di retorica e tormentoni, dove i tempi che stiamo vivendo sono riletti attraverso la comicità e la grande canzone d’autore". La mostra collettiva di artisti russi appartenenti alla corrente artistica pittorica del Realismo socialista sovietico che adorna temporaneamente le pareti del foyet milanese accoglie anche questo pomeriggio un abbondante centinaio di spettatori che, sfidando il rigore dei primi freddi, trova ristoro nel caldo abbraccio del teatro situato a due passi dall'Ospedale Niguarda, nella periferia nord di Milano. C'è attesa per questa nuova e rinnovata performance, ma i commenti che anticipano l'entrata in sala di chi oggi si trova a fare un bis raccontano una comune certezza: Patrucco non sbaglia un colpo. Alle 16:00 in punto ci accomodiamo tutti sulle poltroncine. Un quarto d'ora accademico ancora, poi buio in sala. Si comincia.

Mentre una veloce introduzione strumentale dà il via alle successive due ore di show, la voce fuoriscena di Patrucco ci catapulta all'istante nel cuore pulsante del nuovo spettacolo mentre la sua comparsa sul palco è l'occasione per tastare il polso della situazione, affondare i primi colpi e raccogliere di rimando le vibrazioni positive dell'uditorio. In una continua e sostenuta alternanza tra monologhi e canzoni d'autore recuperate dall'immenso repertorio dell'amato Brassens, il gran cerimoniere Albert Occurtap sfoggia corrosivi ragionamenti, irriverenti battute e dotte citazioni (queste ultime con la sola, ludica finalità di ben impressionare la critica ufficiale); scopo del gioco è (s)muovere gli intelletti senza mai dare diktat o imporre alcunché, ma semplicemente ridestando l'abitudine al ragionamento di un pubblico troppo spesso vittima di bombardamenti mediatici e sociali, considerato altrove massa informe e priva di coscienza autonoma di giudizio. Concelebranti di questo laico uffizio sono gli affiatati compagni provenienti dalla Sotto Spirito Band, vale a dire il "trafficante di organi" dalle nobili origini egizie nonché responsabile della direzione musicale Daniele Caldarini, assiso tra hammond, programmazioni, chitarre e tastiere varie, e il più giovane Francesco "Pelo" Gaffuri, sornione musico diviso in maniera compassata tra basso e contrabbasso. Le esperienze musicali fin qui raccolte con il precedente omaggio a Georges Brassens, più volte portato in scena nelle passate stagioni con l'ottima pièce Chi Non La Pensa Come Noi, sono ancora parte integrante anche di Molestia @ Parte; anzi, attraverso l'esecuzione di nuove rivisitazioni del cantore di Sète (Il Grande Pan su tutte) si fondono magistralmente con una satira a tutto campo, attraverso un viaggio nel quotidiano, capace di superare i luoghi comuni e mettere "alla berlina le certezze di chi è convinto d'essere superiore all'altro, di chi crede che il Medioevo sia soltanto Storia o che la crisi sia esclusivamente economica e non soprattutto di identità".
 
Tutto parte da una domanda legittima: l'uomo sa dove sta andando? La risposta viene ricercata nel corso di due ore sagaci e graffianti, tra ataviche incapacità di orientamento, scoperte fortuite, famiglie reali e teste coronate, guerre preventive, corse ippiche e scommesse, sistemi economici manovrati da allibratori, ritocchini, cibi veloci cotti e mangiati, cavalli di ritorno e Pizza&Fichi. In un panorama quotidiano così variegato, le spinte propulsive per allestire il nuovo spettacolo non potevano che essere numerose. Innanzitutto c'è stata "la voglia di fare qualcosa di nuovo; e dunque - ci racconta lo stesso Patrucco - di misurarmi con uno spettacolo che, nel suo insieme, sviscerasse un tema su tutti; che avesse un inizio, uno sviluppo e una fine. In seconda battuta, la voglia di spostare la satira dal potere ai sudditi, dalla casta alla plebe." Insomma, raggiungere il comico per altra via. Raggiungere Levante passando per Ponente. Ma con più consapevolezza di quel famoso navigatore nato a Genova nel XV secolo, "con quella faccia un po' così, l'espressione un po' così", preso a modello di noi tutti "che ben sicuri mai non siamo che quel posto dove andiamo non c'inghiotte e non torniamo più". A proposito di misteri, tuttavia certi e inevitabili, ecco la fortunata chiosa finale affidata ai riusciti necrologi rivolti a potenti e arrivisti non ancora estinti. Scorrevole, agile, ficcante, Molestia @ Parte regala risate intelligenti per niente scontate, sia a quanti già conoscono e amano la caustica vis comica di Patrucco sia ai neofiti dell'ultima, buona, ora. Sempre scevro da facili volgarità e più redditizi tormentoni, il comico brianzolo diverte col ragionamento. Tocca questioni spinose lavorandole inizialmente ai fianchi per poi svilupparle in modo quasi zen, con la perizia di un artigiano, metodico e consapevole delle proprie capacità; anche se apparentemente "fermo", il cervello di chi ascolta, segue le argomentazioni restando sempre in laboriosa e produttiva attività. Applausi e richieste di bis testimoniano che per una volta non si è navigato a vista.

Andrea Barbaglia '12

un link al seguente post è presente qui: http://www.albertopatrucco.it/spettacolo_ss_new.php e qui: http://www.facebook.com/antonio.voceri 

Nessun commento:

Posta un commento