lunedì 24 dicembre 2012

EROIRONICO

EROIRONICO
Pagliaccio
- Meat Beat - 2012
 
Proposta fresca, brillante ed effervescente quella dei Pagliaccio, giovane formazione biellese prodotta da quella vecchia faina di Raffaele D'Anello, il mai dimenticato Neda visto più volte al fianco di Naïf Hérin ai tempi del Femminino Anarchico Tour e oggi mastermind del Meat Beat Studio in quel di Sarre, Aosta. Dopo l’incisione di un ep nel luglio del 2011 Alessandro Chiorino e Marco Sgaggero, rispettivamente Pagliaccio #1 e Pagliaccio #2, salgono nuovamente in quota per il loro ottimo esordio discografico. In testa un progetto ben chiaro: unire una scrittura di stampo popolare classico ad un approccio esecutivo sostanzialmente rock, capace alla bisogna di contaminarsi liberamente con le soluzioni elettroniche del nedagroove e di ribaltare i preconcetti che molti di fronte alla parola pop sono soliti formulare. Gli stessi testi, tutti appannaggio del chitarrista nonché frontman Chiorino, rivestono un ruolo chiave nell'economia dell'offerta che Pagliaccio dispensa all'ascoltatore. Capace di attirare l'attenzione con brani solo all'apparenza spensierati e suoni accattivanti non sempre convenzionali, EROIRONICO ad una analisi più approfondita rivela attraverso le sue liriche l'altro lato della medaglia: una propensione a ritrarre quadri di dettagliata normalità quotidiana pervasi da un taglio malinconico estremamente umano. Si prenda ad esempio Inconsapevole, narrazione neorealista di eroe suburbano capace di ritagliarsi il proprio spazio vitale nella società grazie a infinita pazienza e a quella dose di fatica che in esistenze simili deve essere sempre presente in modo massiccio. "Pagliaccio scrive e racconta di personaggi quotidiani incrociati distrattamente al supermercato, in ascensore, in fila alla posta, ai concerti e filtrati, centrifugati e riproposti come tipi umani attraverso la lente dell’introspezione in ottica quasi psicologica." Veri e propri exempla, anche se non sempre da prendere a modello, in cui molti potrebbero in verità riconoscersi. A sbaragliare il mazzo ci pensa poi quella indispensabile figura di pensiero che è l'ironia. In questo modo, facilmente assimilabile fin dai primi ascolti, EROIRONICO si segnala quale ottima sintesi di forma e sostanza, capace di muoversi su più registri di genere senza mai scadere nel banale o nello scontato. Federico S. è il primo azzeccato singolo, forte anche di uno spassoso videoclip che con i suoi quasi 7.000 contatti su YouTube è stato in questi mesi il cavallo di Troia per avvicinarsi alla band. Eppure il cd pullula di altri potenziali singoli-tormentoni: il funk-hop di Giocherellone, l'amore amaro da Zerbino (con l'ottimo violoncello suonato da un altro ex Naïf, Federico Mister Puppi), la British Osvaldo, l'electro-slap di Fannullone, lo spensierato ritmo in levare di Irresponsabile hanno tutti i tratti distintivi del perfetto successo da hit parade. Una cinquina agrodolce che è pure uno schiaffo irriverente e diretto a tutti quegli pseudoautori cui si affida la maggior parte dei nuovi scala classifiche nazional(im)popolari. E che dire delle voluttuose atmosfere latino-americane di Cristo Colombo, della traversata mediterranea di Crociera o del rock infarcito di fiati della nottambula Peperoni? Nuovi pezzi già presenti nelle scalette live in compagnia del batterista Marco Massa (Pagliaccio #4) chiedono solo di essere fissati su cd. La follia dell'automatic clown Alberto Camerini, un briciolo di sana spocchiosità e un lucido sguardo contemporaneo: questa è la ricetta giusta per i Pagliaccio. Scarpe enormi, naso rosso, ma cervello fino.
 

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