giovedì 19 settembre 2013

VISIONS FROM REALITIES

VISIONS FROM REALITIES
Active Heed
- autoproduzione - 2013

Al pari di una ottima suite circolare e ben orchestrata c'è nel campo del progressive rock una sorta di inesauribile linfa vitale. Tratta la propria origine da quel coacervo di tensioni e creatività mutuate all'inizio degli anni '70, essa si pone come pietra di paragone per tutti quei compositi fermenti musicali delle decadi successive che hanno consentito al genere una costante permanenza tra i gradimenti degli appassionati, consolidando uno zoccolo duro in lenta, ma continua espansione e accogliendo nel tempo eccitati neofiti. Un continuum che, partendo dai primi Genesis passa immancabilmente attraverso i Marillion di Fish, approda con successo sul Continente e si perpetua oggi al di qua delle Alpi nell'esordio discografico del piacentino Umberto Pagnini. Oltre nove mesi di lavoro per un manieristico album di neo prog non hanno affatto appesantito le trame sonore e le armonie che si intrecciano e scorrono fluide lungo i cinquanta minuti di questo concept album. La storia di Mr.Forest, alle prese con i diversi piani di un reale multiforme, è una sfida che l'uomo lancia a sé stesso nel tentativo di comprendere in ultima istanza la verità su cui poggia il Creato. Delicate atmosfere senza tempo cullano più volte l'ascoltatore in un fatato abbraccio fiabesco che solo improvvise accelerazioni, decise, ma mai brusche, riportano coi piedi per terra al fine di giustificare la consapevolezza della propria missione. Affiancato dall'eclettico bassista tuttofare Lorenzo Poli, qui in veste anche di chitarrista, tastierista e arrangiatore, e dal di lui fidato collega di ritmo Giovanni Giorgi alla batteria, Pagnini si avvale della propria grandeur visiva per imbastire una trama funzionale al racconto. Al norvegese Per Fredrik Åsly in arte PelleK, già visto guidare con buoni risultati i Damnation Angels, spetta il compito di ugola principale con l'avvenente Marit Børresen e Mark Colton, leader dei Credo, preziose voci aggiunte. L'apertura luminosa e leggiadra di Flying Like A Fly  è una delicata introduzione al mondo, percussiva e armoniosa, prima di una serie di brevi composizioni che caratterizzano la parte iniziale del lavoro. L'interlocutoria Awake?!, la ritmata Now What?, i Queen di The Fairy Feller's Master-Stroke che incontrano gli Yes di FRAGILE in Me, Five Seconds Before sono momenti compiuti che si fondono fra loro mantenendo alta l'attenzione, rivelando un lato pop successivamente più accentuato (Forest And Joy) e per nulla disprezzabile anche nella malinconia degli eventi (The Weakness Of Our Spinning). All'orecchio dell'ascoltatore viene chiesto di indugiare forse un po' più a lungo rispetto al solito, ma questa è richiesta opportuna per comprendere anticipatamente la direzione finale che verrà intrapresa dopo l'ossessiva Without Joy quando le canzoni si allungheranno nel minutaggio avvicinandoci alla conclusione della recherche. La cesura di Every Ten Seconds Before, a detta di Pagnini stesso l'episodio che meglio esprime la propria concezione di prog, dimostra come gli Active Heed sappiano anche spingere sull'acceleratore, scendere a compromessi con il folk senza snaturarsi (FFF Flashing Fast Forward) e regalare una scena di memoria psicanalitica come Me, One Second Before Johan Robeck; il limbo di Our Vast Emptiness è una sintesi di ricordi antichi e nuovi, palestra per la memoria, trampolino di lancio verso le profondità della condizione umana. A completare la sinergia tra musica e parole ecco l'immagine de L'Albero Amico, splendida tecnica mista su tela del pittore trevigiano Silvano Braido che contribuisce alla riuscita del lavoro legittimando anche graficamente Pagnini e i suoi collaboratori "ad avere altre leggi e regole fisiche" attraverso una "elevazione da ciò che ormai non ha più diritto di essere" perché priva di quella "carica fantastica" indispensabile nell'approdo ad un destino altro. Visioni. Per chi crede ancora nei miracoli e chiede una via di fuga.
 
un link al presente post è presente qui: http://www.facebook.com/umberto.pagnini.7 e qui: http://www.facebook.com/ActiveHeed

1 commento:

  1. "..."Visions from Realities" is the story of Mr. Forest, dealing with different levels of a multiform reality, is a challenge that the man throws himself in the attempt to understand the truth on which the Creation is based. Delicate timeless atmospheres lull the listener song after song in a fairy tale that sometimes embraces sudden acceleration, but never abrupt, and, at the end, brings down to earth to justify the awareness of his mission..." (traduzione a cura di Umberto Pagnini)

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