sabato 1 febbraio 2014

PERSI NELLA NOTTE

PERSI NELLA NOTTE - EP
Les Enfants
- autoproduzione - 2013

I Les Enfants sono un gruppo di giovanissimi milanesi che è impossibile essersi persi nel corso degli ultimi anni. Chi bazzica regolarmente o anche solo di tanto in tanto i club, i locali o i circoli culturali sparsi nelle province del nord Italia non può non averli incontrati almeno una volta sul proprio cammino. Spesso in apertura a nomi al momento di maggior richiamo (almeno sulla carta); sovente in qualità di headliner, sicuri dei propri mezzi e galvanizzati dai costanti attestati di stima provenienti da più parti che, per chi ha scelto come loro di far davvero una palestra musicale seria e faticosa, monitorano in presa diretta il polso della situazione. PERSI NELLA NOTTE è la loro seconda uscita discografica, il gemello maggiore di quel primo ep omonimo che, uscito poco più di un anno prima, aveva consentito loro di iniziare a diffondere la propria musica anche concretamente nelle mani degli ascoltatori. Sostenuti ora da un nugolo di fedelissimi appassionati che sfruttando l'idea alla base di una piattaforma come Musicraiser li avrebbe aiutati a produrre questa nuova fatica, gli Infanti continuano a fissare su disco momenti allo stato attuale imprescindibili per rimpolpare i live, ma soprattutto utili per testimoniare la continua crescita creativa. Quattro ulteriori brani che vanno a comporre in maniera numericamente speculare il sequel delle ormai arcinote Questa Crisi Finirà, Io Voglio Bene Ai Miei Amici, Canzone Nuova e Piovono Cieli; quattro nuovi episodi musicali indispensabili per fornirci una visione sempre più ampia delle loro qualità e occasione per tirare le somme in vista della prossima uscita, finalmente, su lunga distanza. Punto di forza resta senza dubbio alcuno la maturità della voce di  Marco Manini, una delle più espressive e particolari se non addirittura - diciamolo pure - la più bella in assoluto fra le giovani generazioni, raro dono di natura e continua certezza tanto on stage quanto indoor. La scelta di usarla in abbinamento ad una scrittura testuale comunque semplice, ma niente affatto scontata, garantisce poi la "solita" ottima alchimia che viene sviluppandosi nei territori post rock cari alla band. In attesa di inserire a pieno regime anche in fase di scrittura un quinto componente che saltuariamente già compare nei concerti, le trovate sonore, spesso minimaliste, fatte di tastiere e metallofoni ad opera di Umberto Del Gobbo determinano un equilibrio onirico con le chitarre nel quale viene facile abbandonarsi come la breve intro strumentale che fa da cappello a Milano è lì a dimostrare. La freschezza compositiva dell'incalzante Dammi Un Nome e quella più tradizionale della conclusiva Prendi Tempo, unite alla naturale carica di entusiasmo dei vent'anni e ad una meticolosa precisione esecutiva, licenziano storie suggerite da un quotidiano colorato molto simile a quello ritratto nei quadri di Chagall. Anche l'attitudine gangsta di Cash è riconducibile a tutto questo dimostrando una volta ancora come i Les Enfants restino tra le più belle e credibili promesse che il panorama musicale contemporaneo italiano sia in grado di regalare. Pietra di paragone per tutti coloro i quali vogliono guardare il mondo di oggi con occhi nuovi, puliti, diretti e senza filtri. Per dare forma, colore e immediatezza ai propri pensieri.
 
un link al seguente post è presente qui: http://www.facebook.com/marco.manini.39

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