martedì 7 gennaio 2014

UNA VOCE POCO FA

UNA VOCE POCO FA
Il Genio
- Egomusic - 2013

Chi pensava che Il Genio fosse una one hit wonder del nuovo millennio grazie all'exploit virale della celeberrima Pop Porno che li aveva fatti conoscere ad un pubblico mainstream il più trasversale possibile dovrà una volta ancora ricredersi. Eccoli infatti di nuovo in pista con il loro terzo lavoro discografico, primo per la piccola, ma agguerrita Egomusic di Verbania dopo i trascorsi con la major Universal e l'esordio per la storica Cramps. UNA VOCE POCO FA è il miglior biglietto da visita per mettere a tacere lo scetticismo riguardo ad un progetto che non ha mai vissuto vere fasi di stanca, ma anzi ha saputo rinnovarsi nel suo genere ampliando l'organico in sede live e lasciandosi contaminare dalla baraonda sonora proposta da quella factory metropolitana aperta che risponde al nome di Rock'n'Roll Circus Experience e di cui Alessandra Cortini e Gianluca De Rubertis fanno parte fin dalle prime apparizioni. Titolato come la celebre aria del Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini da cui pure l'indimenticabile Giuni Russo trasse spunto per la sua Una Vipera Sarò, il nuovo disco mantiene l'omogeneità del precedente VIVERE NEGLI ANNI X, probabilmente il disco più curato e ragionato della loro carriera, unita alle sempre gradevoli atmosfere confidenzial-retrò che hanno fatto la fortuna del duo pugliese di stanza a Milano. Certo, non troverete romanze, virtuosismi lirici o chissà cosa; il registro non cambia (chi cerca novità sonore in casa de Il Genio si rivolga all'esordio solista di De Rubertis AUTORITRATTI CON OGGETTI, maggiormente cantautorale, a tratti addirittura deandreiano), ma la melodia messa al servizio delle parole giuste e dei suoni più accattivanti è l'arma vincente per vincere la diffidenza altrui e raggiungere un pubblico ampio e numeroso. Scelti come singoli apripista la surreale, eppure attualissima, Bar Cinesi e il ballabile bubblegum elettronico Amore Di Massa veicolano già da qualche tempo il nuovo lavoro della coppia Cortini-De Rubertis la quale, in vista dell'imminente tour di supporto al nuovo lavoro, si farà affiancare on stage dalle vibrazioni percussive di Alessandro Deidda e dall'ombroso Dario Ciffo alle chitarre, inedito quartetto tutto da scoprire. Motivi orecchiabili, ritmo e gusto retrò: una formula vincente, ma mai stantia. La giocosa sensualità di Motivi Plausibili mescola la transalpinità di Françoise Hardy e Serge Gainsbourg al glamour di Air e Phoenix; La Percezione Del Buio E Della Luce è tra i passaggi meglio riusciti con un largo impiego di chitarre e una lunga coda strumentale come mai prima d'ora se ne erano sentite da queste parti. Segue l'irrazionalità rock di Tipi Logici mentre crollano le certezze di Un Uomo Impossibile. Si torna presto in pista da ballo con lo scatenato funk sintetizzato dell'ammiccante Dopo Mezzanotte e con il twist'n'pop di Groenlandia, "coveraccia" degli iberici Los Zombies; un drink ancora al bancone del bar e poi via, tappa al Piper con il beat del Duemila di Bene Mediamente Tanto. Sognanti, evocativi, a tratti pure esotici, Cortini e De Rubertis sostengono con il loro esempio ciò che anche Proust dichiarò a suo tempo e cioè che la musica popolare è l'anima della gente. Senza isterismi e senza patetici snobismi. Tra qualche anno, ripensando a questi momenti, sorrideremo e li ricorderemo con amore aspirando un'ultima boccata di fumo da quell'ultima sigaretta accesa nel freddo della sera.
 
un link al seguente post è presente qui: http//www.facebook.com/ILGENIOPaginaUfficiale

Nessun commento:

Posta un commento