giovedì 3 febbraio 2011

ORA
Jovanotti
- Universal - 2011

Destinato fin dalla sua uscita ad essere uno degli album più venduti dell'anno, il Megamix a cui Jovanotti ci sottopone con il successore dell'altrettanto fortunatissimo SAFARI, a sua volta record di incassi dopo l'eccezionale svolta di BUON SANGUE, si inserisce nel solco dei lavori della maturità del comunicatore di Cortona, cambiando solo in parte la sua cifra stilistica, vero e proprio marchio di fabbrica. Molti si sono affannati a descrivere ORA come un disco dance: vero, i bpm ad alto voltaggio sono riscontrabili un pò ovunque, a partire dall'indovinato singolo Tutto L'Amore Che Ho, passando per Amami e Io Danzo (ma siamo tornati ai tempi di FOR PRESIDENT?!?), fino a scendere giù giù verso Rosso D'Emozione, uno dei momenti migliori di questa vera e propria playlist e brano conclusivo del primo cd. Sì perché l'album esce in deluxe edition con due dischetti a cui bisogna far riferimento per aver una visione d'insieme più completa e realista del lavoro realizzato. Ma allora si è persa la dimensione suonata che tanto ha fatto la fortuna dei due predecessori? Assolutamente no. Il Più Grande Spettacolo Dopo Il Big Bang è una Mezzogiorno messa in bella copia; Le Tasche Piene Di Sassi è una particolarissima love song con l'orchestra; L'Elemento Umano, spogliata di arrangiamenti e orpelli vari del cd uno, è un delicato brano per chitarra e voce e così la ascoltiamo sul secondo. La Bella Vita, oltre alla sentita partecipazione di Amadou & Mariam, è una solare composizione che sarebbe potuta tranquillamente comparire sull'album del Collettivo Soleluna di qualche anno fa, mentre Quando Sarò Vecchio ha il sapore di spaghetti western, contemporaneo e digitale. E non siamo neanche a metà dell'opera: Ora è il capolavoro, da pazzi sarebbe non farla uscire come singolo nei prossimi mesi perché, ineluttabile come gli eventi tragici e i momenti felici della vita, avanza spedita, facendosi rapidamente canticchiare senza difficoltà alcuna. Colpisce proprio l'immediatezza dell'insieme: dopo un paio d'ascolti la sensazione è quella di essere al cospetto di brani solo apparentemente superficiali, ma che in realtà nascondono e trattengono una profondità di concetto propria di cantautori e songwriter mai messi in discussione dalla critica. È questa la fortuna dell'album: l'immediatezza sonora del dancefloor al servizio di testi personalissimi e immaginifici che ormai da anni fanno la fortuna di Lorenzo. Brillano in questo senso l'ottima La Notte Dei Desideri e la malinconica Un'Illusione, forse la canzone d'amore dell'opera. Elettrizzante, dirompente e matrixiana arriva poi La Porta È Aperta: su ritmi incalzanti, distorsioni acide e suoni sintetici vi trova spazio uno straordinario testo da last day on Earth. Beh, Dabadabadance e Go!!!!!!! sono solo divertissement, ma glieli concediamo. E allora, mentre Spingo Il Tempo Al Massimo, passiamo all'ascolto de I Pesci Grossi, ovvero la Mondo di Cesare Cremonini declinata secondo il Cherubini. All'appello mancano ancora la party song La Festa Infinita, i ritmi in levare di Sul Lungomare Del Mondo e un'altra manciata di brani Kebrilla-no. Attendiamo il tour. Inarrestabile. Irresistibile. Inafferrabile. Inappellabile.

un link al seguente post è visibile qua (sez."links"):http://www.soleluna.com/

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