mercoledì 19 settembre 2012

BESTIE
Criminal Jokers
- 42 Records - 2012
 
Dopo aver suscitato ventiquattro mesi fa l'interesse del domatore del circo zen Andrea Appino, che li scovò, li rinchiuse in sala di registrazione e permise loro di realizzare il disco di debutto per la sua Ice For Everyone, tornano in questo autunno di nuove uscite discografiche quegli scapestrati rockers dei Criminal Jokers. E se in THIS WAS SUPPOSED TO BE THE FUTURE i riferimenti ad un post punk newavizzato parevano costituire a ragione l'ossatura della loro proposta musicale, già le esibizioni live che seguirono rivelavano una importante radice folk'n'roll, grezza e coinvolgente. Ad accorgersi di loro, poco per volta, si accodarono un altro ensemble che ha fatto dei chilometri macinati su e giù per l'Italia il proprio credo, ossia Il Pan Del Diavolo, e l'immarcescibile signora della musica alternative italiana, Nada. I primi bussarono alla porta del trio pisano affinché quest'ultimo diventasse il loro motore ritmico per una dozzina di date durante la sezione invernale del tour di supporto a SONO ALL'OSSO. La seconda richiese il coinvolgimento dei suoi corregionali in qualità di backing band ufficiale nel corso dei mesi seguenti, fino alle ultime date consumatesi poche settimane fa. Il moltiplicarsi degli eventi, non ultimo l'abbandono del bassista  Simone Bettin, co-fondatore della band insieme a Francesco Motta, ha così posticipato l'uscita di BESTIE a queste ultime giornate di fine estate. L'avvicinamento è stato comunque del tutto graduale grazie alla pubblicazione su Youtube e i-Tunes di una canzone al giorno, dal 10 al 19 settembre, in modo tale da andare a svelare poco per volta, senza pressione, i risultati del nuovo lavoro. Che è sicuramente più maturo rispetto al suo predecessore, sia a livello di arrangiamenti, più elaborati, sia di tematiche. E in aggiunta, ecco la novità del cantato in italiano, capace di assecondare la necessaria esigenza di comunicare senza filtri con il pubblico di casa. In sintesi, ci troviamo di fronte ad una band rivitalizzata, dinamica, che, presentatasi in quartetto, mostra accanto al chitarrista Francesco Pellegrini, al rientrante Bettin e al già citato cantante-batterista Motta, la sorella di quest'ultimo, Alice, in qualità di polistrumentista, capace di destreggiarsi fra violoncelli, cori e tastiere. Quando Arriva La Bomba si apre proprio con un pianoforte su cui poggia sicuro tutto il pezzo, "sporcato" da un tocco di elettronica vintage capace di avviluppare ulteriormente l'ascoltatore, già caduto, pochi minuti prima, nella spirale vorticosa dei Jokers grazie al ritmo meditabondo della riuscita Bestie. A ruota ecco l'altrettanto robusto rock pastorale di Fango che recupera incosciamente certe linee di chitarra utilizzate dagli Aerosmith in Livin' On The Edge. Rivisitate però alla luce dei trascorsi al seguito del circo zen; influenza quest'ultima fin troppo evidente in Tacchi Alti e, in parte, nelle strofe dell'art punk Adesso Mi Alzo. Wasslij Kropotkin copre le parti di violino di Cambio La Faccia e nella conclusiva Nel Centro Del Mondo con la promessa di accompagnare magari i Nostri anche alle chitarre e alle percussioni durante l'imminente tour. Da Solo Non Basti è fatta per ballare mentre scopriamo il suo rovescio della medaglia nell'onirica Occhi Bianchi. Poi mentre la signora Malanima appare e scompare nella corganiana Leandra e noi siamo ancora assorti dagli scatti fotografici curati da Claudia Pajewski, qualcuno se ne approfitta per aprire le gabbie e correre via: beware! The beast is out!

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