Mantova (MN)
22:30 spaccate si parte! Una punkettona White Christmas è eccezionalmente per questa sera il brano di apertura. Vero: niente ruota elettronica sul palco allestito accanto al Palazzo del Podestà e a quello della Ragione, a solo due passi da Sant'Andrea, e nessuna chiamata tra gli astanti per girarla, ma la carriera di Ruggeri è talmente costellata di grandi capolavori e piccole perle da riscoprire che anche oggi sarà in grado di soddisfare il pubblico più esigente.
Three, four: Rock Show!! L'antica piazza Broletto via via si riempie e, anche grazie a questo energico brano dai bagliori metal, si scalda mentre il vocal coach Fabrizio Palermo coordina i cori di Paolo Zanetti, ormai storica seconda chitarra, e dell'ultimo arrivato alle tastiere Francesco Luppi. Da manuale l'assolo finale. E a proposito di stacchi chitarristici da brividi, il buon Schiavone ruba la scena anche nell'intermezzo di Ti Avrò, ennesimo classico che non poteva mancare questa serata.
Enrico, un occhio all'orologio e uno alla piazza, ci ricorda di come siano parecchi i motivi che spingono una persona a scrivere canzoni; a volte lo si fa perché ci sono cose della propria vita che diventano chiare solo se messe nero su bianco, altre perché capita di incuriosirsi, magari leggendo un libro, guardando un film oppure indignandosi quando si accende la tv. Altre ancora perché ci si innamora di una città, come quella che Ruggeri sta per descriverci considerandola la "grande scommessa che l'Europa del XX secolo ha perduto": gli accenti zingari di Primavera A Sarajevo sono attenuati in questa live version, ma lo spirito balcanico permane e tra la folla alcuni iniziano a saltellare e a ballare.
Il raffinato intro vocale di Polvere è infatti affidato al duo, poi però è solo hard rock con il Rouge che riconquista fiero e aggressivo il microfono, assistito alla perfezione dalla band che gira a mille. Dopo anni in cui al controcanto finale si sono succeduti, così a memoria, Stefania Schiavone, Luigi Fiore, Andrea Mirò, Davide Brambilla e lo stesso Palermo, tocca ora a Simone affiancare un rampante Ruggeri poco prima che sia Nano Orsi a garantirsi le luci della ribalta con un tonante solo di batteria: grazie Marco! E grazie pure ai Kymera che scendono temporaneamente dal palco tra gli applausi.
Inconfondibili, le note di Nuovo Swing si diffondono nell'aria per la gioia del fanclub omonimo e per fare il paio con la celeberrima Il Mare D'Inverno cantata ovviamente da tutti i presenti e con ancora un decisivo GigiBBestiAnimaleSchiavone protagonista al centro dello stage con la sua fedele Schecter.
Caffé? Grazie, ma non ne voglio questa sera! Piuttosto, sotto con altro (hard) rock e con Poco Più Di Niente, qui mescolata all'intro di Thunderstruck, ad un accenno di My Sharona e alla già citata Polvere. Nei dieci minuti in cui il brano si snoda c'è così tempo per il Nostro di ringraziare, tra un botto e l'altro, il pubblico, autore di tutti i cori che il brano prevede, i tecnici e lo staff che hanno accompagnato il tour estivo e non, e ovviamente la sua band che sul finale omaggia pure gli Who.
E allora perché non suonare una bella cover tutta per intero come se ci trovassimo a jammare tra amici? La scelta ricade su The Jean Genie di Bowie, già in repertorio dai tempi di PUNK PRIMA DI TE.
Siamo agli sgoccioli del 2010 e pare giusto essere ancora una volta romantici prima di scatenarsi nuovamente di lì a qualche minuto: tra le ballad irrinunciabili non ancora eseguite manca Quello Che Le Donne Non Dicono per cui è giunto il momento di suonarla.
-10! No, per fortuna non sono i gradi percepiti in piazza, ma i minuti che ci separano dalla mezzanotte dunque la nuova hit La Notte Delle Fate insieme ad una punkeggiante Jingle Bells si riveleranno essere le ultime canzoni eseguite prima del brindisi e degli auguri di rito.
-5, -4...Conto alla rovescia e in attesa dei fuochi pirotecnici che di lì a poco verranno sparati sulle sponde del vicino lago, -3, -2...tra un tripudio di mortaretti e petardi, -1...che dire??? BUON ANNO!!
E c'è ancora tempo per un paio di bis: Contessa e Mistero non fanno ovviamente prigionieri, ma anzi scatenano i fan e le migliaia di persone ormai presenti lungo le vie e i vicoli della città un tempo dei Gonzaga. Col palco allargato ai Kymera, richiamati per questi encore direttamente da Enrico, ora di nuovo intabarrato nel suo piumino nero, è semplicemente festa.
Quando partono però le note registrate di Volata Finale capiamo che adesso sì, per oggi è proprio finita, mentre i musicisti si abbracciano sul palco e ringraziano autorità e organizzatori, salutando la folla accorsa nell'incantevole e suggestiva Mantova da un pò tutto il centro nord. Ci sarà ancora tempo per vivere la notte in compagnia di volti conosciuti e meno noti, uniti dalla speranza per un 2011 ancora più ricco di soddisfazioni. Una chiusura in bellezza dunque, voluta e goduta. Tra Champagne & Molotov.
Andrea Barbaglia '11
un link al seguente post è presente qui:http://nuovoswing.forumup.it/about1714-0-asc-150-nuovoswing.html
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