sabato 29 gennaio 2011

SEASONS
Jonny Kaplan & The Lazy Stars
- Ripe Records - 2008

Nelle parole di Jonny, rocker, musicista e revolutionary, "questo album celebra gli alti e i bassi, le gioie e i dolori, il cameratismo e la solitudine, tutti aspetti che fanno parte della vita on the road."
E sul catrame fumante della strada veniamo subito catapultati in Smoking Tar che ci accoglie sotto il sole cocente della California, dopo essere ruzzolati nella polvere, sbattuti violentemente fuori da una cabina di un truck, in perfetto equilibrio tra Black Crowes e Tom Petty grazie anche alla voce a tratti nasale del rocker di Philadelphia, protagonista assoluta dell'immensa Seasons che tra un'armonica davvero suggestiva nell'economia del brano e un organo vintage ci accompagna nel lento, ma inesorabile scorrere del tempo a suon di chitarre dylaniane. Grandissimo! Toni ancora malinconici in Still Lonely, che si segnala per un pregevole arpeggio, e atmosfere che paiono provenire direttamente da AMORICA nell'intensa Golden Years, riuscito esempio di southern rock impreziosito da un wah-wah e da un assolo molto bluesy ad opera di Rik Sanchez. Il bassista iberico Jokin Salaberria, compagno di bevute nonché colonna portante delle Lazy Stars, svolge, laddove non sostituito dall'ex Ju Ju Hounds e attuale Buckcherry Jimmy Ashurst, un'ottima funzione di raccordo senza mai eccedere, lasciando piuttosto sempre grande spazio alle chitarre come accade nell'anthematica Keep Rollin' poggiante su un tappeto di hammond e dal forte impatto live come nella migliore tradizione rock'n'roll. Interessante il duetto tra Jonny e la voce di Pricilla Ahn nel finale. Miracle Mile Madonna potrebbe tranquillamente far da colonna sonora a qualche sparatoria da saloon, mentre gocce di rock a-là Guns N'Roses sono rintracciabili in Long Rain che non ci stupiremmo fosse stata scritta in compagnia di Izzy Stradlin' durante la stessa sessione di Dust & Bones. Come concludere al meglio il terzo disco? Chitarra e voce, e il gioco è fatto: Sunflower Hair dà l'appuntamento alla prossima occasione utile per un drink e per un live in compagnia di chi il rock lo vive davvero sulla propria pelle ogni giorno, inguaribile romantico (Together In The Morning), avventuriero tra avventurieri.

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