domenica 27 marzo 2011

26-03-2011
- THE BISHOPS live @ Vinile45 -
Brescia (BS)

Terzo tour italiano per la band dei gemelli Mike e Pete ora affiancati pure dal fratello minore Alex e sorretti dal potente drumming del fiero Chris McConville, quadratissimo batterista scozzese in forza al gruppo fin dagli esordi come trio e valore aggiunto per il rock'n'roll massiccio proposto anche questa sera. Qualcosa è tuttavia cambiato nel sound che piomba addosso alla divertita folla che popola il Vinile45: la ritmica, ora appannaggio di Alex, rende più corposo e grasso il rock esploso dalla chitarra di Mike, indiavolato ed energetico frontman sempre pronto a coinvolgere chi gli si para innanzi, che con gli immancabili coretti vocali è da sempre marchio di fabbrica del Bishops sound, mentre una spruzzata di indie rock va a contaminare le nuove composizioni. Ma andiamo per ordine. Una menzione particolare spetta innanzitutto alla band di apertura, gli autoctoni Le Case Del Futuro che con un fulmineo quanto accattivante set di mezz'ora neanche riescono a strappare convinti applausi di approvazione al pubblico, attento a questa nuova proposta che si muove agile fra sonorità rock mutuate dall'Inghilterra e ritmi più dilatati contaminati da un synth che alla resa dei conti è davvero parte fondamentale del loro sound. Freschi e originali: bravi!

Il tempo di montarsi la batteria, provare gli strumenti e i quattro britannici cominciano il loro concerto. Scoppiettante l'inizio affidato alla classica Higher Now e seguita da altri due estratti dal primo omonimo cd THE BISHOPS: Life In A Hole e Carousel, legate tra loro, sono decisamente più robuste, assolutamente rinvigorite rispetto agli originali, non solo per l'aggiunta della seconda chitarra, all'apparenza marginale, ma anche perché McConville pesta forsennatamente sulla sua batteria senza mai sbagliare un colpo, dando un senso di compattezza all'insieme davvero disarmante rispetto alle prime esibizioni in Italia, di per sé già energetiche e coinvolgenti. "Buonasera noi siamo i Bishops! Come va?" Col sorriso smagliante che mai lo abbandonerà su e giù dal palco, Mike introduce il prossimo brano proveniente direttamente dall'attuale ep SOJURN in promozione: Push And Pull rivela quelle novità alternative di cui sopra e che balzano all'orecchio pure nella più quieta Oll Korrect rallentando appunto il ritmo della serata, ma dimostrando una volontà da parte della band di evolversi in maniera del tutto naturale dopo l'innesto del fratello Alex voluto all'unanimità.

Strade più conosciute vengono battute con City Lights, brillante rock song dagli accattivanti cori e dall'interessante intreccio di chitarre. Altra sorpresa e novità: il rock-soul di Poly Gonn poggia sul basso di Pete, per l'occasione venato di accattivante funk, nell'attesa di eseguire l'ancora inedita, ma già conosciuta Chase The Night. La scelta di The Only Place I Can Look Is Down mira a continuare su alti ritmi adrenalinici conditi pure da un piccolo assolo di Mike, anche se è già tempo di un altro brano fresco di pubblicazione come Finding Out, l'episodio musicalmente più elaborato e spiazzante della serata, con un paio di cambi di tempo interessanti, ma che pare destinato a non trovare posto costante nelle scalette dei prossimi anni a venire. Come riprendere in mano il pubblico di casa? Bastano due altri classicissimi della band londinese quali Hold On, davvero accattivante e catchy, e Free To Do What You Want, suonata senza soluzione di continuità con il brano precedente, accompagnati dagli spettatori che tengono il tempo con continui ondeggiamenti di capo sulla falsariga di quanto Mike sta continuando a fare da una cinquantina di minuti abbondanti. L'attuale singolo Nowhere To Run è ben fatto e si inserisce senza troppe difficoltà nella scaletta in quanto essenzialmente si tratta del pezzo più old style del nuovo corso a quattro seppur con i dovuti accorgimenti.

Saltata a piè pari la programmata Headlights (On), For Now e l'attesissima If You Leave Today chiudono l'energetico show dei quattro lasciando Mike letteralmente in una camicia di sudore per tutta la carica messa on stage nel tentativo di interagire costantemente col pubblico il quale, dopo un'iniziale titubanza, non si era lasciato sfuggire la possibilità di farsi coinvolgere. Il ritorno sul palco è così d'obbligo. "Do you want one more song?" Lies and Indictments/Sun's Going Down è la prima scelta operata per poi darle un seguito con la contemporanea Back And Forth, quasi a significare di come l'album di esordio sia comunque sempre fucina di ottimi pezzi e luogo presso cui inconsciamente rifugiarsi per ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Avanti dunque ancora per una manciata di minuti a tutta velocità poi il tempo scade, l'ora legale incombe e per i tre fratelli e il loro drummer non resta altro che raccogliere gli ultimi meritati applausi di una serata piacevolmente su di giri grazie alla loro verve e al loro naturale affiatamento sul palco. Attendiamo solo il nuovo album per sapere se le nuove influenze saranno state messe definitivamente a fuoco e se dunque il futuro ci riserverà altri live carichi e concentrati come solo loro sanno regalare.

Andrea Barbaglia '11

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