giovedì 17 marzo 2011

ONE OF A KIND
Killing Touch
- Scarlet Records - 2009

Abbandonati non senza polemiche l'ormai ex collega Olaf Thorn e i suoi Vision Divine, Michele Luppi si rituffa a capofitto in una nuova avventura sostenuto dagli amici Giorgio Terenzani e Michele Vioni, i già noti JT e Dr.Viossy presenti rispettivamente al basso e alla chitarra nell'organico della storica cover metal band dei Mr.Pig. La sincera comunanza di intenti e l'affiatamento sviluppato negli anni passati sono un toccasana ai fini del lodevole risultato conseguito nonché un buono spot promozionale anche per i giovanissimi compagni di squadra che rispondono al nome di Davide Montorsi, seconda chitarra, e Paolo Caridi, batteria. Prendendo spunto dal romanzo di Stephen King The Dead Zone il cantante emiliano realizza un lineare concept album suonato e registrato in presa diretta come già si intuisce fin dall'attacco metallico di The Touch, a suo modo sunto di tutte le esperienze musicali che troveremo scandite nei succesivi undici brani. Power, prog, AOR, metal, hard rock: mescolati tutti questi ingredienti in un unico pentolone, l'abile chef sarà in grado di realizzare una pietanza estremamente saporita e variegata dando la possibilità a quanti si accosteranno alla tavola di ONE OF A KIND di cogliere ogni singolo sapore, ogni singola sfumatura. Dai momenti più tirati come la splendida Wheel Of Fortune alle atmosfere malinconiche della title track, il percorso musicale di questi Killing Touch tocca a suo modo l'apoteosi del platter nella rischiosa scelta degli otto minuti abbondanti per solo pianoforte registrati da Luppi per la strumentale Still Walking: l'incedere cameratistico si concede un gradito taglio classico mentre la mente corre a soluzioni simili già adottate sempre con ottimi risultati dai progressisti Tony Pagliuca o Vittorio Nocenzi anche nel recente passato. Walls Of Sympathy utilizza voci a-là James LaBrie di TRAIN OF THOUGHT mentre il gradito ospite Oleg Smirnoff ricama da par suo le trame tastieristiche di questo heavy prog che si segnala pure per un ottimo assolo di chitarra sul finale. Altri due ex compagni di band prestano le loro abilità musicali al lavoro: il basso di Andrea Torricini pulsa sulla malmsteeniana Mimicking Death, mentre il "Pule" Federico Puleri è chitarra e tastiere sulla dinamica Tommy's Cane, brano di cui è pure coautore accanto all'onnipresente Luppi. La cattiva The Danger Zone, grazie alla presenza di inserzioni atmosferiche rintracciabili successivamente nell'intricata Falling Away e nella variegata Justify, consente poi alla cristallina voce del goliardico cantante di esprimersi con pathos, supportata dalle proprie backing vocals e da un'ottima prova di Vioni. Ancora richiami agli ultimi Dream Theater in Thy Will Be Done mentre la fine si sta avvicinando ineluttabile con le sembianze di una testata nucleare. Saremo pronti a ricominciare dopo l'esplosione e ad attraversare nuovamente la zona morta?

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