CESARE MALFATTI
Cesare Malfatti
- Adesiva Discografica - 2011
È impensabile che Cesare Malfatti resti troppo a lungo con le mani in mano. A quanti si chiedevano che cosa avrebbe fatto dopo il termine della brillante avventura targata La Crus, sancito addirittura in diretta tv sul palco dell'Ariston accompagnando one-week-only l'ormai ex sodale Mauro Ermanno Giovanardi, questa che abbiamo tra le mani è la risposta migliore che poteva dare. Cd in edizione numerata, con un prezioso packaging realizzato, cucito e confezionato direttamente dalle mani del suo autore ed espressamente intestato all'acquirente che ne farà richiesta al seguente indirizzo di posta elettronica cesare.malfatti@gmail.com, il primo lavoro realmente solista dell'Artista milanese dopo gli anche recenti trascorsi con nOOrda, The Dining Rooms, Amor Fou e Sem'bro, si avvale, limitatamente ai testi, di una figura storica della sua carriera, vale a dire il ben noto Alessandro Cremonesi. E per dar voce ai pensieri del La Crus più umbratile e misterioso al grande pubblico, questa volta scende in campo proprio il suo chitarrista di fiducia che, sfruttando i suoi naturali toni morbidi e confidenziali, riesce nell'intento di proporre un lavoro suadente dalla prima all'ultima canzone. Si parte con il decalogo di Posso Fare A Meno, sognante opener che rivela un caldo abbraccio finale accompagnato dai vocalizzi di Stefania Giarlotta, unica ospite presente nel cd; trova quindi spazio quello che possiamo considerare il primo singolo dell'album, vale a dire la delicata, ma briosa Sembra Quasi Felicità che tra chitarra elettrica, acustica, basso, xilofono, charleston, piano elettrico e grancassa, tutti rigorosamente suonati da Cesare, si permette un'intro di balalaika assolutamente funzionale all'economia del brano, tanto quanto lo sono le inserzioni di mandolino e autoharp che si incontrano più avanti. C'è un senso di artigianalità e appartenenza ad un mondo fatto di piccole, ma decisive cose che pervade il tutto, quasi che il duo Cremonesi-Malfatti vada a rievocare l'essenza del miglior Pascoli, musicata però dal Nick Drake più intimo e introverso. Proprio la familiarità di certi luoghi e persone torna prepotentemente nella quotidianità de Il Bilancio; i toni più accesi, ma pur sempre stemperati dalle tonalità educate della voce in Andate Via fanno il paio con l'amorevole appello sospeso nel traffico e nel caos metropolitano di Fermati Milano. Mi Hanno Detto Che... parte piano, si accende rigorosa, sfuma elegante. Ma Perché, andando ad attingere nelle forme dal canzoniere dello sfortunato Drake, diventa in sostanza un significativo omaggio alla classe del folk singer inglese, con verità forse neanche tanto nascoste riguardanti gli immediati istanti post 2008. Qualche istantanea dal proprio passato anche nell'incantevole La Notte Bagna, forse il più lacrusiano e cantautorale tra gli undici tasselli di questo mosaico in musica. Una costante disillusione e la ricerca di significato sulle sfaccettature del mondo partendo dal proprio io viene indagata tanto in Senza Te quanto in Quello Che Abbiamo, nuove storie di amore e di privazione in favore di un senso ultimo a cui ancorarsi. In chiusura Soltanto Tu, col suo incedere charangato, lascia aperta un'ultima domanda: la separazione consensuale dei La Crus ha giovato alle parti in causa? Noi abbiamo deciso di farci incantare, quando possibile, tanto dall'una quanto dall'altra; solo, incrociamo le dita affinché anche il grande pubblico non si limiti a buttare occhio e orecchio esclusivamente sugli scaffali dei centri commerciali. Un suggerimento: andate sul sito di uno tra i più diffusi siti web di video sharing, cercate la pagina di Malfatti e lasciatevi accarezzare dalla dedizione di questo piccolo grande uomo per il suo lavoro.
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