martedì 22 novembre 2011

NELL'ACQUA
Rezoph²onic
- Zeta Factory - 2011

Finalmente! Più volte annunciato e altrettante rinviato, anticipato un anno fa dall'omonimo singolo Nell'Acqua che, dopo il cameo nel videoclip di Spasimo, aveva permesso di arruolare attivamente nel progetto ideato da Icio De Romedis e Mario Riso il signor Michele Salvemini da Molfetta in arte Caparezza, sia alle liriche che alla voce, l'autunno 2011 vede l'uscita dell'atteso sequel al già straordinario REZOPHONIC di un lustro fa. Per l'esattezza: cinque anni, centoventi pozzi, dodici cisterne di acqua e, addirittura, tre scuole dopo. Una volta ancora a sostegno del progetto idrico in Kajiado, regione tra le più aride del globo ai confini fra Kenia e Tanzania, ecco perciò scendere in campo una nuova squadra di pesi medio-massimi del rock italiano. Molti alla loro seconda esperienza; altri, invece, importanti new entries, tutte unite da un vivo e partecipativo spirito di adesione al concreto impegno di Super Mario per questa sua iniziativa umanitaria targata AMREF. Fin dal primo ascolto si percepisce una novità rispetto al passato: Rezoph²onic è cresciuto, e oggi suona come una band vera e propria. Dalle mille sfumature e sfacettature sonore, certo, ma tutte provenienti da un'entità compatta e omogenea, in continuo movimento. Fluida e snella. Si prendano ad esempio la sognante power ballad Women On The Edge, affidata alle armonie vocali invenate di gospel di Alteria, L'Aura, Elena Di Cioccio e Michelle Lily, e il monolitico crossover di Evoluzione in cui canto e parti rappate sono appannaggio di KG Man, Bunna, Tormento, Ema e Max Zanotti; mondi lontanissimi che collimano ed esplodono in un caleidoscopio di suoni e colori altrimenti irripetibile altrove. Nel primo caso, con gli archi di Alyona Afonichkina a tessere le trame più leggiadre dell'intero album;  nel secondo, con gli scratch di DJ Aladyn e un tris di axemen come Tommy Massara, Fabio Mittino e Stefano Verderi a garantire il giusto dinamismo al pezzo. In questa forbice di umori si inseriscono senza soluzione di continuità il fulminante elettro punk di Regina Veleno, con Eva Poles protagonista assoluta alla voce, la più corale e settantiana Love, ennesimo esempio della grandezza vocale di Mr. Zanotti, il portentoso e sferzante hard rock dei Movida con Sono Un Acrobata, tutto cuore e muscoli. E che dire del primo singolo ufficiale del cd: la poesia di Gianni Rodari Ci Vuole Un Fiore, musicata in originale dai giganti Endrigo-Bacalov, diventa, grazie ad un ispirato Enrico Ruggeri, supportato tra gli altri pure dal capitano dell'Inter Javier Zanetti, un inno punk accattivante e coinvolgente, tanto su cd quanto in sede live. C'è spazio pure per una rivisitazione dell'altrettanto scatenata Nell'Acqua, con il cameo di Giuliano Sangiorgi, accanto al già citato Caparezza, e la contemporanea uscita della terza chitarra di Marco Trentacoste, factotum del precedente episodio discografico. Quindi salgono in cattedra le due voci dei Lacuna Coil in Survive: a Cristina Scabbia (solo ai cori di Nell'Acqua) e Andrea Ferro si affiancano Olly dai The Fire e il carneade Renato Di Bonito, mentre Saturnino al basso gonfia l'elettronica di Luca Chiaravalli e le programmazioni  di Giordano Moretti.  E compaiono pure le già note Predatori Della Notte, grintoso duetto Ruggeri-Pino Scotto presente su DATEVI FUOCO, e la cinematografica Vita Da Dandi già inserita nella colonna sonora di Romanzo Criminale 2, con Gary Wallis, collaboratore dei Pink Floyd, alla batteria. Prima del gran finale, affidato alla strepitosa versione live de L'Uomo Di Plastica, registrata all'MTV Day 2007, è tempo per Alti E Bassi, forse l'episodio meno riuscito del lotto, ma pur sempre energica (gran rullata introduttiva à-la Painkiller!) e moderna, con 3/5 dei Movida a lavorare di fino per Piotta, KG Man e Dava. Questo è quanto. Così, brani a tutta prima distanti finiscono per parlare la stessa lingua, superando la babele di generi e suoni, unendosi in un comunitario abbraccio artistico dal valore universale. "Chi ha avuto molto dalla vita, deve passare le proprie giornate provando a restituire". Concordiamo e sposiamo la causa. Fatelo anche voi. E sia ben chiaro che questo è solo l'inizio! Vai Mario!!

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