IL MERAVIGLIOSO TUBETTO
Manuel Agnelli
- Piccola Biblioteca Oscar Mondadori - 2000
Divenuta col tempo una sorta di Sacro Graal per tutti gli amanti di Afterhours, Six Minute War Madness, Massimo Volume e dintorni, l'uscita editoriale del volumetto qui presente è in realtà la riedizione di un precedente scritto di Manuel Agnelli, verosimilmente ancora più raro, uscito per le Edizioni Ultrasuoni nel 1999 ed intitolato I Racconti Del Tubetto. Trattasi in entrambi i casi di una raccolta di "racconti, testi, istantanee che ripropongono sulla pagina le luci e le ombre del rock. Parole che inseguono parole, mescolando ironia e dolore, immagini forti, cariche di tensione, ma al tempo stesso leggere come musica." Così recita il risvolto di copertina e non si fatica, mano a mano che si procede nella lettura, a comprendere come i brevi racconti, una decina in tutto, possano tranquillamente confermarlo; dall'intenso Moriresti Per Me?, al dramma raccontato in Roberto e nella trilogia di Riccardo, passando per il disturbante e disturbato Il Meravigliso Tubetto, arrivando fino all'onirico Lo Spirito Di Jim dopo le digressioni sex & rock di Yvonne E Le Altre e GDC. Il tutto intervallato da frammenti, citazioni, stralci di testi tratti da GERMI, HAI PAURA DEL BUIO? e NON È PER SEMPRE, riprodotti, spesso anche graficamente, quali semplici abbozzi di liriche (esemplare in questo senso il testo di Musicista Contabile, scritto di getto sul biglietto dell'ATM) solo in secondo tempo complete e finite. Questo per la parte testuale. In allegato ecco poi un altro piccolo tesoro: le uniche registrazioni in commercio e fino ad ora inedite del side project Agnelli Clementi che vede il buon Manuel in compagnia dell'amico Emidio Clementi, coadiuvati per l'occasione dalla chitarra elettrica di Pasquale De Fina, leader dei Volwo. Ravenna, Faenza, Gabicce sono le tre location in cui nell'inverno 1999-2000 si svolgono le performance da cui sono tratte i sette brani proposti. In reading c'è Mimì e dunque è subito suo appannaggio la prima lettura tratta direttamente dal Meraviglioso Tubetto: si inizia infatti con l'amaro e impietoso ritratto del cosiddetto nuovo rock italiano della prima metà degli anni '90 raccontato con rabbia e sarcasmo in Glicine Del Cosmo. Agnelli compare alla voce in Simbiosi; cede nuovamente il microfono al frontman dei Massimo Volume nella seconda parte dello stesso pezzo che confluisce in quella Peckinpah In Ralenti ripresa e inclusa, 365 giorni dopo, nel live afterhoursiano SIAM TRE PICCOLI PORCELLIN. Poi è la volta di Pelle; inizialmente per sola chitarra acustica e voce, apre in un secondo momento agli slanci elettrici di De Fina e al basso di Clementi. Tutti insieme saliamo in metropolitana, a Milano, sulla rossa, alla fermata Inganni, giusto in tempo per assistere alla follia omicida descritta in Anche Se Non Ho Le Ali Non Vuol Dire Che Non Ti Ami. Dentro Marilyn non necessita di presentazioni. Il tempo stringe. Ancora un breve testo di Mimì: C'è Questo Stanotte. Infine, prima della buonanotte, chiusura soft con una versione acustica di Pop. Se poco prima il libro ci ha accompagnato per centonove pagine, attraverso esperienze, sogni, lutti e disillusioni di un gruppo di amici, raccontandoci tra le righe un Agnelli estremamente privato, la mezz'ora abbondante del cd allegato ci restituisce un autore ugualmente inedito e raccolto, in una veste sobria e lontana anni luce dai clamori rock cui aveva abituato. Anche da qui si ripartirà per dare un seguito concreto a quanto finora solamente abbozzato. Nuove opportunità si schiudono all'orizzonte; su altri scenari cala il sipario. A Roberto e Claudio.
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