sabato 18 giugno 2011

DEL NOSTRO TEMPO RUBATO
Perturbazióne
- Santeria - 2010

Il lavoro fin qui più completo per la band di Rivoli. E non potrebbe essere altrimenti. Ventiquattro episodi eterogenei, come lo sono le ore che compongono le nostre giornate, oltre 70' di ottima musica, due cd, di cui uno vergine ad uso e consumo degli acquirenti che avranno la possibilità, dando libero sfogo alla propria fantasia, di masterizzarci sopra qualunque altra cosa vorranno ascoltare dei Perturbazióne o no, un accattivante packaging, il prezzo assolutamente irrisorio. Prodotto dai Perturbazióne in collaborazione con l'ottimo Fabio Magistrali, il successore del progetto LE CITTÁ VISTE DAL BASSO raccoglie registrazioni effettuate tra la fine del 2007 e il febbraio del 2010, lasso di tempo in cui i nostri hanno perso per strada il basso di Stefano Milano in favore di quello griffato Alex Baracco, già sodale del chitarrista Gigi Giancursi nell'interessante side project Totò Zingaro di cui troveremo modo di parlare in futuro, e accumulato numerose idee qui espresse concretamente. Vista la molteplice varietà di generi, potenzialmente ogni singolo brano potrebbe essere il più indicato biglietto da visita per presentare il cd; la scelta ricade sulla tenace disamina sociale di Mao Zeitung, spaccato contemporaneo della realtà italiana vittima di quel "mostro" chiamato Globalizzazione, affrontata con la leggerezza classica del suono Perturbazióne che molto deve agli interventi di violoncello affidati alla sempre più decisiva ed affascinante Elena Diana. Si ascoltino in proposito la corale riflessione di Mondo Tempesta, la richiesta di La Fuga Dei Cervelli oppure la sognante La Cura Del Sonno. Le Istruzioni Per L'Uso per un corretto ascolto di questo prodotto, confezionato e letteralmente inscatolato a dovere, sono comunque presenti nella sua opener che, con taglio lo-fi, ci introduce negli spazi sempre misurati e gentili Del Nostro Tempo Rubato, amara ballata totale poggiante sulle chitarre e l'organo suonati da Giancursi e Cristiano Lo Mele che fa il paio con la magica Primo, un pò Pacifico, un pò Cristina Donà, il tutto percorso da fremiti perturbati. Come perturbato è il punk di Vomito!, scheggia sonora e valvola di sfogo condensata in novanta secondi. Diversi i brani sotto i due minuti di durata: la rabbiosa e disillusa L'Italia Ritagliata, lo spunto solista del sempre prolifico Giancursi in Io Sono Vivo Voi Siete Morti, che non faticheremmo ad ascoltare nel repertorio di Samuele Bersani, i suoni British de La Canzone Del Gufo (Bohemian Groove) e l'incontro tra classica e indie de L'Elastico. Spiazzante la visionaria ed incalzante Cimiterotica, più tradizionale Partire Davvero, una volta ancora occasione per dar giusto spazio agli archi.  Destinata a restare nel repertorio live dei prossimi anni, la quotidianità di Buongiorno Buonafortuna è una delle tante canzoni perfette scritte dal gruppo, che qui decide di farsi accompagnare con un cameo da Dente, prima di raccontarci le memorie de Il Palombaro e di come La Cura Del Sonno sia momento per romanticherie e amore. Eppure Niente Eroi: oggigiorno è la Musica Leggera a farla da padrone, Come In Basso Così In Alto. Tutto sembra esser diventato un enorme spot Promozionale (...-el-lel-lè). Se però i livelli fossero sempre così alti non dovremmo temere che in questo Revival Revolver possa essere proprio il pop ad ucciderci l'anima. E ora via con i Titoli Di Coda. Bravissimi! ps: un ringraziamento Last Minute a tutti i ragazzi per la scelta Esemplare di inserire piccole preziose informazioni nel booklet, vera manna dal cielo per chi ama acquistare l'oggetto cd e conoscerne i retroscena sulla nascita.

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