venerdì 10 giugno 2011

SOTTOTERRA
Serpenti
- Godz - 2009

Debutto ad alto voltaggio per il duo pugliese dei Serpenti, nuova realtà elettronica della Penisola che affonda le sue radici tra bit, synth e sensibilità pop. Non c'è quasi mai un attimo di respiro nelle dieci tracce che compongono il platter, ma piuttosto un costante dinamismo e un sound scatenato come può esserlo solo quello dei dancefloor. Prendiamo ad esempio Un Brivido, sicuramente tra i momenti migliori che si possano ascoltare nei 38 minuti di elettro dance proposti; su una base introduttiva ad opera dell'elaboratore sonoro Luca Serpenti e che nulla ha da invidiare ai ben più blasonati Chemical Brothers, si insinua la voce perfettamente pop di Clou, al secolo Gianclaudia Franchini, tesa ad assecondarne gli spasimi sintetici e le sinuose rotondità. Una ricetta simile è presente nell'altrettanto accattivante Libellula nella cui struttura è ravvisabile una spruzzata di rock che, contaminato dal groove e dal ritmo martellante, trascina nel vortice sonoro del duo. Addirittura una maggiore spinta in tal senso è presente nella chitarra di Baciami, altro esempio di commistione fra aspettative avviluppanti e asperità suonate, e nella ballad rock di Se Lasci Perdo, davvero affascinante nella sua semplicità grazie anche ad un dosaggio mirato delle programmazioni e mosca bianca proprio riguardo ritmi e suoni. L'altra musica che poggia più sulla canzone in sè e per sè anziché sul sound ricco e ipnotico è la conclusiva Da Sola la quale, vagamente, ricorda nell'interpretazione vocale quella Anni Luce presente nel secondo disco solista del sciùr Paolo Martella, ma di cui pensiamo i Nostri non siano venuti fino ad ora a conoscenza. Continuino le danze! È Sinuoso Vortice a rilanciare la festa mentre il corpo si arrende, si arrende, si arrende; e pare proprio di vedere questa pista da ballo piena di corpi sudati, sfiancati dai decibel, dal sound e dall'energia, che si muovono instancabili, snodati, plastici, fino al termine del dio suono. Diversa Da Me è un'altra dichiarazione di intenti gridata da Clou i cui testi, oltre a calzare metricamente sulle basi di Luca, esprimono parimenti un desiderio di emancipazione e di metamorfosi naturale. Si procede con Patinato, forse un pò monotona, ma sufficiente glamour e di facile presa su quanti si trovano ancora a ballare nei club, per di più riscattata dall'interessante Aria Nera e dal ritmo meccanico-metropolitano. Ultima, ma non ultima Irraggiugibile nulla toglie a quanto di buono sentito fino ad ora, piuttosto rilancia beffarda e maliziosa. Perfetto esempio di dance music in grado di coniugare commerciabilità non fine a sè stessa e istanze più indie e sotterranee, SOTTOTERRA riesce a porsi come valida alternativa, o meglio, come proposta ben riuscita da affiancarsi ad esempio ai migliori Subsonica, trampolino di lancio per future release sempre più variegate.    

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