mercoledì 29 giugno 2011

DINAMISMI PLASTICI
Freak Antoni Band
- Le Arti Malandrine - 2011

"Il governo ha ragione a non darti mai niente": così esordisce, dopo una intro color porpora profondo, il supercombo che si cela dietro il ben noto volto di Roberto "Freak" Antoni stampato in copertina. E vista la caratura dei protagonisti Il governo/La mia banca è indifferente si permette di coniugare hard rock, omaggi a Jimmy Page, psichedelia e humor quasi mai fine a sé stesso, in una miscela davvero esplosiva. Se l'indiscusso leader degli Skiantos risulta essere voce principale e autore pressoché unico dei testi, un plauso deve essere tributato pure a colei che, occupandosi della produzione artistica, ha scritto musiche e dato l'input al tutto. La signorina in questione risponde al nome di Alessandra Mostacci, "Mostachova" per i compagni di note, pianista classica diplomata al Conservatorio G.B.Martini di Bologna e a quello Europeo di Parigi, perfetta metà artistica sul palco per qualunque componente della band. Band che, dicevamo, rivela tra le sue fila due altezze reali delle sei corde come Max Cottafavi e le roi Ricky Portera, finalmente liberi di dare sfogo alle loro passioni più robuste al servizio di un progetto a suo modo unico, in cui è evidente l'intenzione di unire suggestioni classiche e ritmi quasi heavy metal. Esemplare in tal senso è l'accattivante Compagno Dio che si muove lungo questi estremi grazie alle tastiere della Mostacci e ai riff granitici dei due chitarristi mentre Freak declama, con la sua classica verve, versi ironici, non demenziali, a dimostrazione pure di come la F.A.B. sia un progetto altro, parallelo alla band madre e non una sua scialba (e a quel punto inutile) copia. Dedicata al motociclista che c'è in ognuno di noi, Con Un Filo Di Gas è un altro compendio di hard rock con tanto di sgasature chitarristiche ad opera della premiata ditta Cottafavi-Portera, in grado di far cantare  sul serio il motore. Del resto cedere il passo al proprio estro da guitar hero e andar a briglie sciolte diventa ancora più facile se la sezione ritmica su cui poggi è stata precedentemente affidata al basso della rediviva, e sempre affascinante, Elisa Minari e alla batteria da skianto che risponde al nome di Roberto "Granito" Morsiani. Ad ingentilire due momenti d'atmosfera come È Già Ieri e Dove Sei Stato ci pensa la voce della giovanissima Sofia Buconi, già concorrente di X Factor 2010 dicono le cronache e, dico io, per sua fortuna scartata durante il programma, che torna a duettare con Freak nelle sonorità arabeggianti di Shalom Salam contaminate dall'italianissima ocarina di Budrio appannaggio del maestro Fabio "Gallo" Galliani. E come non citare i contributi esterni che qua e là affiorano tra i solchi del cd? A Wolfgang Amadeus "Punk" Mozart si ispira l'operettistica Filastrocca Della Mamma, tra Sex Pistols, Queen e Alberto Camerini, con il concreto supporto canoro di Stefano Banchelli; Vladimir Majakovskij  è fonte per la già citata Compagno Dio, Piero Manzoni dà le coordinate per la neanche tanto surreale parabola heavy de La Merda È Meglio Dell'Arte, mentre da un testo inedito di Pier Vittorio Tondelli prende spunto l'estiva Sciare, spensierata sgambata rock dal forte appeal radiofonico che meriterebbe maggior fortuna su network e web. Chiusura affidata alle ocarine di Allegretto Ma Non Troppo che con le sue trame pianistiche regala la giusta base per le riflessioni di un malinconico Freak Antoni, tra l'amaro e il nero. Ci piace sottolineare come il cd sia dedicato al giornalista e critico musicale Ernesto De Pascale scomparso prematuramente nel febbraio di quest'anno. "Filastrocca della vita / quando godi è già finita".

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